Una scelta difficile

41813_102468586899_9897_nCara Rossella,

ho sofferto nella mia infanzia per l’abbandono di mia madre che ha lasciato me e mia sorella per un uomo che non era nostro padre.  Papà si è dedicato alla nostra educazione, alla nostra crescita, cercando, come ha potuto, di non farci pesare la sua assenza ;ma noi, ancora bambine, volevamo la mamma e lei non era certo morta. Si faceva sentire ogni tanto da luoghi disparati del pianeta in cui seguiva quello che poi è diventato suo marito, un giornalista un po’ folle e megalomane, che l’ha lasciata per una donna molto giovane pochi mesi fa. Ed ecco che mamma “riappare” dopo trent’anni di quasi silenzio, dicendosi bisognosa del nostro affetto, chiedendo perdono e comprensione per quello che ha fatto, giustificando che la sua scelta è stata motivata da una forte passione, che è stata plagiata da quell’uomo, che ora è pentita, che ha bisogno di noi, la “sua famiglia”.  Dov’era mia madre quando avevamo bisogno di abbracci e tenerezze? Dov’era quando mi sono innamorata la prima volta ed avevo necessità di un consiglio? Dov’era quando eravamo ammalate o quando a scuola le insegnanti chiedevano di parlare con lei? Adesso vuol tornare? Ora che nostro padre è morto di dolore? Ora che io e mia sorella ci siamo sposate ed abbiamo le nostre famiglie? Ora che teme la vecchiaia, la solitudine e la morte? Mia sorella ha intenzione di perdonarla, dicendo che ormai è anziana e che forse veramente si è pentita. Io non voglio vederla più anzi le auguro di provare lo stesso dolore che ha provato mio padre quando per anni e anni la ha atteso il suo ritorno, fino al giorno della sua morte e nemmeno allora è comparsa sulla porta per una preghiera. Lo so sono dura con lei, ma non merita nulla.

Daniela

Cara Daniela,

confesso l’emozione e lo scoramento nel leggere questa tua lunga lettera e vorrei abbracciarti forte, con affetto sincero e profondo. Posso capire quanto dolore hai incamerato in questi anni, quanto hai sopportato, quanto struggente sia stato per te e tua sorella dire addio al vostro amato padre che in tutti questi anni vi ha amato, educato e seguito con un macigno sul cuore. Non è facile sopravvivere a tale situazione, specialmente avendo la consapevolezza che la vostra mamma viveva senza alcun rimorso. Comprendo il tuo risentimento : in alcuni casi non ci sono giustificazioni per comportamenti, parole  ed azioni e capisco la finta durezza del tuo carattere, conseguenza delle vicende personali  vissute durante delicate fasi dello sviluppo in cui , perso il punto di riferimento materno, ti sei giustamente sentita abbandonata, tradita, dimenticata.  Se non era adatta a far la mamma, meglio che vi abbia lasciato a vostro padre piuttosto che crescervi in modo sbagliato! Il tuo rancore è profondo, i ricordi di un’infanzia triste non ti abbandonano come quelli dei sacrifici e del profondo amore di tuo padre. Nell’esistenza di ognuno di noi vi sono stati momenti di risentimento per alcune persone che abbiamo amato, che ci hanno fatto del male ed in parte distrutto sogni e speranze. Ebbene questi dolori bisogna trasformarli a nostro vantaggio e farli divenire punti di forza del nostro carattere. Personalmente ho capito che bisogna anche saper perdonare senza lasciarsi sopraffare della vendetta, dal rancore o dall’odio. Difficile curare questa ferita che mai del tutto riuscirà a guarire, ma non penso che tu possa riuscire a punire tua madre, lasciandola, come lei ha fatto con voi, alla fredda solitudine del non-amore. Il mio consiglio è di incontrarla, almeno per una volta, affinché si renda conto della tua sofferenza, per capire se in tutto questo tempo abbia compreso quanto male abbia fatto alle sue figlie, per interrogarti se provi tanto odio da riuscire a cancellarla definitivamente dalla tua vita oppure se, vedendola ormai sul viale del tramonto, fragile e stanca, non provi un’indescrivibile nostalgia, voglia di abbracciarla e di chiamarla “mamma”. Tutto può cambiare, tutto può essere cambiato se lasci decidere al cuore, abbandonando la rabbia, la vendetta ed il rancore che impongono solo un enorme spreco di energia. Impara a perdonare mia cara amica. Vivrai meglio e soffrirai di meno.

Rossella Argo

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