Tutto a posto, niente in ordine!

580x700_676Cara Rossella,

in casa regna il caos da quando convivo col mio compagno. Ha l’abitudine di seminare ovunque le sue cose, molte delle quali poi non riesce a trovare e quindi si innervosisce, anche nei miei confronti. Ad esempio ieri, dietro i cuscini del divano, ho trovato gli occhiali che cercava da una settimana mentre il telecomando del cancello l’ho scovato dietro una pila di libri, che lui esige di collocare nel bagno, luogo in cui al mattino gli slip, i calzini e le camicie fungono da “tappeto”! Insomma è sempre tutto fuori posto, sia nel suo armadio, con vestiti che traboccano inseriti alla rinfusa,  che sulla scrivania letteralmente “tappezzata” di riviste, fogli, penne, buste, sacchetti e cumuli di depliant… Guai a buttare qualcosa: bisogna ovviamente chiedere il permesso anche per una carta strappata o un vecchio quotidiano, ormai inutile. Non parliamo poi se cerco di mettere ordine : dopo tre giorni regna nuovamente il caos e questo mi fa spazientire al tal punto che anche il nostro rapporto ne sta risentendo. Doveva proprio capitare a me, persona ordinata, precisa e pignola? Ora sto facendo un po’ di ordine perché la casa è piccola e bisogna scartare le cose accumulate e inutili, ma a lui “serve tutto” e qualsiasi cosa deve essere “a vista”! Temo che ogni cosa possa peggiorare nel tempo, anche il nostro rapporto, che già inizia a risentirne.

Francesca

Cara Francesca,

sii tranquilla, la situazione è comune a molte coppie. Il disordine in età adolescenziale o giovanile  viene considerata una forma di ribellione o affermazione ed il caos viene usato come segno e limite invalicabile del proprio territorio, proprio come usano fare gli animali con la loro urina, quasi per lasciare una traccia del loro passaggio! Ma se disordinati si diventa in età diversa vuol significare precise motivazioni psicologiche: inconsciamente non si vuol crescere. Evitando di guardarsi dentro e vedendo i propri limiti non si mutano le situazioni che in questo modo si tengono in sospeso. Rinviando ogni cosa ci si  protegge sia dal fare alcune scelte e sia di subirne le conseguenze; ma si intende anche richiamare l’attenzione, assicurandosi il consenso nel ritrovare quella data cosa che solo il disordinato riesce a recuperare,proprio perché trova tutto o quasi tutto nella baraonda da lui stesso prodotta. Nel Feng Shui, disciplina orientale, caos in casa corrisponde a caos interiore che produce insoddisfazione, perché riflette confusione,squilibrio e disorganizzazione. Quindi per migliorare la propria esistenza bisognerebbe creare ordine nel proprio intimo. Però il momento di “riordino” corrisponde spesso ad un capolinea dell’esistenza, ad un punto della situazione ma anche di “distacco”, per questo lo si teme. E’evidente che l’inconscio si difende dal prendere decisioni e lo manifesti in questo modo, come fosse una “protezione” da un’eventuale perdita. Questo personale modo di relazionarsi con gli altri rischia, come nel vostro caso, di compromettere una relazione. Ma ovviamente il disordine è un problema grosso solo se portato all’eccesso e questo vale anche per l’ordine maniacale! Infatti chi è ossessionato dall’ordine teme se stesso, intimorito dalla sua parte creativa anche se caotica. “L’ordine è il piacere della ragione; ma il disordine è la delizia dell’immaginazione” scriveva Claudel. A tal proposito ed a vantaggio del tuo compagno disordinato, esiste un recente studio di ricercatori inglesi, che ribalta le precedenti considerazioni : la persona disordinata e’ più produttiva della persona ordinata perché più adatta al cambiamento, perché riesce meglio a comunicare e scambiare informazioni, favorendo inventiva,ispirazioni e creatività. Inoltre, secondo
le statistiche, il disordine è difficile da copiare! Che consiglio posso darti, cara Francesca? Capisco che la convivenza non è semplice, ma ti immagini se foste entrambi disordinati o troppo ordinati? Alla fine penso che la cosa giusta sia mediare per vivere in armonia : lui attento a non lasciare in giro biancheria e carte, tu nel sorvolare se il dentifricio non ha il tappo, trovando un punto di equilibrio tra ordine e disordine. La saggezza consiste nell’evitare ogni eccesso, accettando i pregi e non vedendo solo i difetti di chi si vuol bene, cercando di migliorarsi vicendevolmente, senza troppa fretta e con tanto amore.

Rossella Argo

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