Tocchiamo ferro!

Cara Rossella,

una mia amica ha preso la fissazione che alcune cose e persone portino sfiga e questa idea sta rossella 1contagiando anche me. Infatti, da un po’ di tempo ho cominciato a notare che quando incontro una certa persona, che non voglio nemmeno nominare e che per comodità chiamerò “S”, cioè solo con l’iniziale, accadono fatti strani e poco piacevoli. Questa mia amica mi sta anche influenzando su alcune credenze che le ha trasmesso la nonna : porta male se cadono l’olio e il sale, se lo specchio si rompe sette anni di guai, se il gatto nero taglia la strada bisogna fermarsi e aspettare che passi un altro, mai appoggiare il cappello sul letto, mai dormire col letto rivolto verso la porta e nemmeno accendere in tre persone la sigaretta con un solo cerino o accendino. Per non parlare del numero 17 e del venerdì 13. Insomma mi sto fissando anche io, tanto che porto fisso con me un cristallo di Rocca (dicono sia  ottimo per annullare le influenze negative). Il mio ragazzo dice che sono tutte sciocchezze, mi prende in giro davanti a tutti e litighiamo spesso a causa di alcuni riti scaramantici che metto in atto quando incontro la mia innominabile amica “S”  di cui ti dicevo prima. Adesso dovremmo sposarci…A lui piacerebbe settembre…Ma io so che c’è un detto riguardo gli sposi che scelgono questi mesi “ Maggiolini e settembrini restan presto vedovini”. Che devo fare?

Milena

Mia cara Milena,

credendo che qualcuno o qualcosa porti sfortuna, ci predisponiamo mentalmente al peggio! Cominciamo col dire che intorno alle nozze ci sono talmente tante credenze…Se volessimo ascoltarle tutte, ti assicuro non ci si sposerebbe più, e se dovessimo dare retta a tutte le superstizioni non vivremmo più tranquilli! Pensa che una mia amica, da ragazza, aveva l’abitudine di far cadere in continuazione le forchette quando mangiava…Io pensavo fosse sbadata o imbranata…Invece lei mi confidò che quando cade una forchetta vuol dire che un uomo ti farà la corte…Eppure lei, con tutte quelle forchette cadute è rimasta zitella! Un’altra mia conoscente, maniaca di rituali scaramantici, pur asserendo d’essere fissata e per questo di vivere male, continua a fare scongiuri in ogni momento della giornata, convincendosi di cose assurde! Questo significa condizionare ogni momento della propria vita, concludendo che se qualcosa non è andata a buon fine è perché colpiti dalla malasorte, cercando una giustificazione o un capro espiatorio dei propri insuccessi e problemi. La mente fa brutti scherzi ed associa ad animali, persone, numeri a situazioni negative, assolvendo così la propria coscienza da una sconfitta, una delusione, dall’aver provocato un incidente…In questo modo la colpa non è nostra ma degli altri che sono “negativi”! Indubbiamente piccoli ed innocenti rituali infondono sicurezza, anche se non sempre sortiscono il loro effetto! Mentre il pensare negativamente e lasciarsi coinvolgere dal vortice della superstizione fa diventare la vita difficile ed angosciante! Sappiamo bene che essere ottimisti “porta bene” perché pensieri positivi di pace ed amore regalano serenità, al contrario i pessimisti si circondano di una pesante cappa di negatività che li coinvolge a tal punto da farli star male! Ed ora, oltre a sostenere che i gatti neri sono creature meravigliose che non portano affatto sfortuna, vorrei spiegarti il perché di alcune stupide superstizioni. Iniziamo proprio col gatto nero : secoli fa, quando si andava in giro di notte per le strade non illuminate, a cavallo, in carrozza o con altri mezzi, si poteva “inciampare” nel gatto nero, che ovviamente col buio non veniva visto… Ciò provocava un incidente e la colpa veniva data al povero gatto! L’olio e il sale caduti portano sfiga? Ciò nasce dal fatto che in tempi remoti olio e sale erano “beni” molto costosi, quindi rovesciarli era un vero danno per la tasca! Stessa cosa vale per la rottura dello specchio, che in passato aveva un gran valore economico. Un tempo erano fatti con una lamina d’argento e se cadendo si deformavano era complicato e costosissimo ripararli (evidentemente qualche povera colf dell’epoca per ripagare lo specchio rotto ci aveva rimesso 7 anni di salario e per lei sì che erano guai!). Vogliamo parlare del cappello sul letto che è presagio di morte? Svelato l’arcano : i sacerdoti(ed i medici) quando si recavano al capezzale di un moribondo, mettevano il cappello sul letto! Le tre sigarette accese con un solo cerino? Durante la guerra, si veniva facilmente avvistati dal nemico se un fiammifero veniva tenuto acceso troppo a lungo! E il 17 porta male perché, in numeri romani, è XVII, cioè l’anagramma di “vixi”, che significa “ho vissuto, quindi sono morto”. Ed il venerdì 13 fu la data ordinata dal Papa dell’epoca per uccidere i Templari. Insomma queste superstizioni si tramandano da secoli e secoli, ma il loro inizio è stato del tutto casuale. Se dovessi consigliarti da chi riguardarti, ti direi solo dagli invidiosi e dai pessimisti, persone che nel loro animo hanno sentimenti negativi e quindi dannosi. Poiché la forza del pensiero attrae forze simili (similia cum similibus) mi verrebbe da riflettere che queste persone vanno evitate per non amareggiarsi intuendo la loro sofferenza nel vedere le altrui felicità!

Rossella Argo

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