STRAZIAMI MA DI BACI SAZIAMI

straziami ma di baci saziamiCara Rossella,

dovrei sposarmi l’anno prossimo con un ragazzo che sin dall’inizio del nostro rapporto si è sempre dimostrato un po’ volubile e lunatico. In seguito è divenuto violento, dicendo che la colpa era mia che lo facevo innervosire e ingelosire. Ti assicuro che non ho mai, e ribadisco MAI, fatto la spiritosa con altri uomini o dato motivo di essere geloso e che la mia non è un’indole provocatoria! Lui da dolce, affettuoso ed innamorato facilmente si lascia prendere dall’ira e mi picchia. A volte sono uscita ben coperta per non far vedere i segni o i lividi… Ma negli ultimi tempi questa violenza continua mi impaurisce e mi sta facendo riflettere seriamente sul mio futuro con lui…Devo confessarti che,nonostante tutto,lo amo, che senza di lui mi sento persa e che a volte penso che mi sento molto desiderata ed amata da lui anche per questo suo modo assurdo di manifestare affetto. Sono molto confusa e tormentata, non so che fare perché ho notato che diviene ogni giorno più nervoso e violento. Ma nemmeno ho il coraggio di lasciarlo, tanto mi mancherebbe il suo amore e la sua passione.

Ines
Cara Ines,

tu sei masochista, affetta da una specie di Sindrome di Stoccolma che unisce la vittima al suo carnefice in uno strano,esagerato gioco di sadismo, schiavitù, illusione, speranza, tormento,dipendenza, repressione, legata ad un rapporto in cui non esiste fiducia, rispetto, stima, ma solo ossessione travestita da amore. Nei momenti in cui riesci a riflettere,come in quello in cui mi hai scritto, riesci a capire che stai precipitando sempre più in un baratro da cui devi scappare al più presto, informando anche i tuoi genitori, i tuoi amici della situazione, in modo tale da essere protetta e cautelata nel caso di un eventuale gesto inconsulto di quest’uomo. Mi fai paura quando affermi che l’ami tanto anche se ne comprendi la violenza, perché soggetti così uniti mentalmente e fisicamente ad un partner del genere, alla fine si convincono che la loro sopravvivenza sia legata al loro “aguzzino”, da cui dipendono in tutto e per tutto. Sappi che quella fisica non è l’unica forma praticabile di violenza. La fisica è solo la più rilevante, la più esecrabile, ma ne esistono tante altre più subdole e pericolose.
Non puoi consentire che ti maltratti, che ti manchi di rispetto, che ti distrugga mentalmente e fisicamente. Tu ricordi solo i momenti teneri e belli per giustificare questo morboso attaccamento che ti lega a lui. Ma pensa che vita faresti terrorizzata quotidianamente dalle sue reazioni? Ti piacerebbe vivere così, con un marito che ti picchia anche dinanzi ad eventuali bambini? Quanto vale un uomo del genere? Niente. Che amore ti regala un uomo del genere? Nessuno. Tu ami un essere che ricambia il tuo affetto con l’aggressività, intimorendoti. E lo chiami amore? Dov’è finita la tua dignità? Il vero amore non è questo, ti assicuro. Questa tua infatuazione frammista a paura è solo un’abitudine unita a rassegnazione. Non può essere amore. Non è possibile continuare ad amare un folle violento. Dentro te sai bene che non cambierà, che dopo un giorno di tregua te ne aspetta un altro di violenza. Come ricambia il tuo amore, quest’uomo? Con insulti e botte. Come riesci a voler ancora bene ad un uomo che giorno dopo giorno distrugge non solo la tua mente, i tuoi sentimenti ma anche la tua dignità! Ogni giorno leggiamo o ascoltiamo notizie di violenze,umiliazioni ed efferatezze che sfociano anche in omicidi. Queste sono menti malate che non riescono a frenare i loro istinti, la loro gelosia, la loro rabbia. Per loro le persone sono come oggetti e come tali li usano e trattano. Ricorda che col tempo le cose peggioreranno e tu non troverai il coraggio e la forza di reagire continuando nell’illusione di tentare di cambiare o giustificare quest’amore malato.Trova il coraggio di parlare con qualcuno della tua famiglia, esponi i fatti come sono andati, lasciati guidare e consigliare, perché dopo, se nel frattempo lo sposi, la situazione potrebbe evolversi a tuo danno. La peggiore paura è quella che non si ha il coraggio di affrontare : non vorrei, un giorno, sentir parlare di lui e di te al telegiornale…

Rossella Argo

Per chi volesse contattare Rossella, inviaci una email a rossellaargo@gmail.com