Sono tutta casa e chiesa…E’ il tragitto che mi frega!

santarellinaCara Rossella,

mio fratello di quasi trent’anni, dopo tante vicissitudini sentimentali, si è fatto letteralmente abbindolare dalla peggiore delle donne, una coetanea che vuol sembrare “vergine e santa” ! Parla come una dell’800, si scandalizza subito per una parolaccia o per una battuta un po’ volgare, si fa accompagnare a casa entro le 10 di sera perché dice che i suoi sono all’antica, non si trucca, veste come una vecchia zitella (mai una gonna un po’ più corta o un pantalone, mai una scollatura) oltretutto, cosa che detesto, non ti guarda negli occhi mentre parla…La mia non è gelosia perché sarei troppo stupida, ma solo timore che mio fratello possa uscirne a pezzi se un giorno dovesse aprire gli occhi. Lui ha letteralmente perso la testa ed ha deciso di sposarla entro l’anno, malgrado l’abbia conosciuta da pochissimo tempo. Ti lascio immaginare lo scompiglio creato in casa perché a nessuno piace quell’aria virginale che fa innervosire, tanto risulta anacronistica. Così abbiamo deciso di prendere informazioni, tanto più che nessuno sa nulla di lei e della sua famiglia, essendosi da poco trasferiti qui perché il padre ha lavorato al nord per lungo tempo. Che ne pensi, facciamo bene? O dobbiamo lasciare che mio fratello la sposi ugualmente?

Susy

Cara Susy,

da sempre esistono esseri umani sinceri ed ipocriti. In questo caso, esistono brave ragazze che hanno valori morali pur non dimostrandosi ” all’antica “, altre che non lo sono ma che trovato il “pollo” fingono abilmente che lui sia il primo, nascondendosi dietro una facciata di ipocrisia e perbenismo. Con ciò non voglio darti ragione, perché in entrambi i casi “l’abito non fa il monaco”!  Però  la mia prima osservazione è semplice: tuo fratello ha scelto una ragazza che, a suo vedere, ha delle virtù, ostentando l’alone di “purezza” che tanto disturba te e la tua famiglia. Ma questa è una scelta molto personale che appartiene solo ed esclusivamente a tuo fratello, con tutte le conseguenze, piacevoli e non, a cui egli andrà incontro. Non possiamo decretare a priori se questa ragazza si rivelerà una “brava” o “cattiva” moglie finché non lo dimostri coi fatti e con i comportamenti. Generalizzazioni e semplici giudizi sono espressioni sia di grande superficialità, sia della società odierna che tende a far rientrare tutto in alcuni schemi, spesso corrotti, di classificazione. Quindi, secondo me,bisogna sempre conoscere a fondo le persone prima di “etichettarle”, prima di valutare e giudicare attraverso “istruzioni” ricevute da pseudo educazione, pseudo cultura, pseudo leggi o condizionati dal pensiero e dalla morale della famiglia in cui siamo vissuti, supportati dai desideri inappagati, dalle recriminazioni e dalle esperienze negative che spesso ci portiamo dietro. Ma,umanamente, dato il candore e l’ingenuità troppo palesi,senti “puzza di zolfo” e capisco la tua perplessità ed il timore che tuo fratello, da come ho compreso già “scottato”, divenga vittima di un altro “abbaglio”. Personalmente, pur non giudicando, ho sempre diffidato da quelle che sembrano casa e chiesa ma soltanto perché mi danno ai nervi, così perfettine e irreprensibili… Un po’ di apertura mentale, un adeguamento ai tempi in cui viviamo,anche minimo, sarebbe più “umano”, mentre tutta questa morigeratezza fa riflettere e giustamente dubitare. Sai cosa penso? Quant’è vero che, nonostante il progresso, il fascino della “Tanto gentile e tanto onesta pare” (Dante docet) colpisce ancora l’indole maschile! Quindi comprendo bene la tua voglia di prendere informazioni per evitare che tuo fratello soffra ancora, ma  ricorda che sperimentare, sbagliare, cadere e rialzarsi, anche più volte, aiuta a crescere. Ognuno di noi sviluppa un modello mentale in cui cerca di plasmare l’esistenza, spesso perdendo la cognizione del presente, proiettandosi nel passato o nel futuro, nella persona o nella situazione in cui ripone sogni, aspettative, progetti. Immergendosi in quella “attesa” che, se delusa, fa sprofondare in un inferno. Dare subito un’identità a queste situazioni o a queste persone non è facile. Per questo che temo la falsità e la gente che si nasconde dietro un finto buonismo, dietro la maschera di un ipocrita perbenismo, che con modi gentili e belle parole abilmente raggira, nascondendo ciò che sono realmente, rivelandosi solo al termine del gioco. Siamo vulnerabili cara Susy, specie negli affetti. Ogni essere umano ha bisogno di avere qualcuno accanto,non necessariamente un compagno o un’amante, ma un’anima con la quale comunicare. E così, nella fretta di quest’epoca in cui viviamo, le scelte sentimentali unitamente ad altre cose importanti ,sono vagliate in modo superficiale per poi, delusi, domandarsi perché sia tutto andato a rotoli o miseramente finito. Abbagliati da tante sciocchezze, esibendo stupide convinzioni, assurdamente presuntuosi, sempre irrequieti, sbagliamo le scelte fondamentali, incapaci di contentarci dell’essenziale, del semplice, Perché alla maggior parte di noi piace divenire prigionieri di persone, oggetti e idee. Ed alla fine ci lamentiamo se sprofondiamo nel vuoto, nel nulla. E’ così che il mondo marcisce e con lui i nostri cuori.

A cura di Rossella Argo

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