Più di quattro italiani su dieci soffrono di allergie di stagione. E nell’ultimo decennio si sarebbe registrato un picco, dal 5 al 20 per cento le persone colpite, specie in alcune zone. Per milioni di persone queste settimane rischiano insomma di trasformarsi in un calvario.

Almeno secondo un’indagine firmata dall’Anifa, l’Associazione nazionale dell’industria farmaceutica dell’automedicazione. Sul banco degli imputati, ovviamente, l’invasione dei pollini. Che rischia oltre tutto di arrivare più massicciamente e secondo tempistiche quest’anno sballate a causa della primavera a scoppio ritardato. L’80 per cento dei concittadini avrà a che fare con starnuti, il 58 con gocciolamento nasale.

Nella classifica dei disagi seguono lacrimazione (55 per cento), prurito nasale e oculare (54 e 52 per cento), congestione nasale e occhi lucidi (48 e 42 per cento) e, per non farsi mancare nulla, anche tosse (38 per cento). Occhio anche ai bambini: «I pollini che causano allergie nei bambini sono principalmente quelli di graminacee, parietaria, olivo, cipresso, ambrosia, artemisia, betulla, nocciolo che, a seconda delle zone in cui si vive, possono presentare una maggiore o minore concentrazione e durata di presenza nell’aria», spiega Roberto Bernardini, presidente Siap e direttore della pediatria all’ospedale San Giuseppe di Empoli. Ecco dieci consigli per contrastare le allergie e trascorrere al meglio le proprie giornate primaverili.