Ci avviciniamo ormai alle fasi finali del Mondiale, e dopo l’Italia e la Francia anche un’altra big torna a casa. Si tratta del Brasile di Dunga, sconfitto ai quarti dall’Olanda, per 2-1. I verdeoro hanno giocato un buon primo tempo, a tratti anche convinto, riuscendosi a portare in vantaggio con Robinho. Al contrario, la squadra olandese nei primi 45 minuti di gioco è stata quasi inesistente, solo un tiro di Sneijder che non ha impensierito Julio Cesar.
Nella ripresa, il collasso dei brasiliani. Prima il pareggio degli orange, grazie ad un autogol di testa di Felipe Melo, (che dopo un buon primo tempo, è tornato ad essere il solito giocatore che ha fatto penare la Juve). Poi il definitivo 2-1 di Sneijder, che di testa ha infilato il portiere brasiliano. Tra pianti e disperazione, il Brasile fa le valigie e torna a casa, per la serie, anche le grandi piangono.
Dopo un incontro durato ben 120 minuti, l’ultima squadra sudafricana, il Ghana abbandona il Mondiale. L’Uruguay di Gargano e compagni, approda in semifinale.
Ai ghanesi, sono stati fatali i rigori, in tutti i sensi. Infatti quasi allo scadere del match, il giocatore dell’Rennes, Asamoah, ha sprecato malamente proprio un calcio di rigore. Fischio finale e tutto affidato nuovamente ai rigori. Ed ancora una volta, tutto si risolve in favore dell’Uruguay. Tanti rimpianti per i ghanesi, rimpianti che si chiamano rigori, ma nel complesso rimane la bella figura della squadra sudafricana, che abbandona la competizione a testa alta, dopo l’ennesima prova titanica. In fondo, i sudafricani hanno fatto più del dovuto, erano altre le squadre che avrebbero dovuto dimostrare, e noi italiani ne sappiamo qualcosa.

a cura di Dario Palladino