Madrid

1E’ la prima città della Spagna da quasi cinque secoli, da quando cioè un re schivo e risoluto decise di portare in un modesto borgo sulle rive del fiume Manzanares l’intera corte; da allora Madrid ha consolidato il suo ruolo fondamentale diventando negli anni centro politico e finanziario del paese nonché città europea tra le più vive dal punto di vista artistico e culturale. Situata nel cuore altipiano castigliano e della Spagna, Madrid è il punto di partenza di tutti i viaggi alla scoperta del paese, non solo per la presenza in Puerta del Sol del “kilometro zero” a partire dal quale si calcolano tutte le distanze ma anche perché comprende in sé suoni sapori e tradizioni di tutta la nazione.

Attirati dal divertimento e conquistati dall’arte che si respira nei prestigiosi spazi espositivi del Paseo del Prado, i visitatori di Madrid sono ogni anno più numerosi e non rinunciano all’appuntamento con la capitale neanche dopo i tragici eventi del 11 marzo 2004, ammirati dalla fierezza del popolo spagnolo e dalla composta ma ferma reazione al terrorismo. Madrid offre possibilità diverse, per tutti i gusti: monumenti, svago, musei, discoteche. Per il massimo del divertimento.

Il Palacio Real è il “gigante” di 2.000 stanze che nel Settecento il re Filippo IV commissionò a valenti architetti italiani perché lo costruissero sul luogo dove sorgeva la prima “alcazar” (fortezza) araba. Nata come residenza reale, il Palazzo fu tale fino alla deposizione di Alfonso XIII; il suo successore ed attuale sovrano Juan Carlos risiede infatti fuori città ed il Palazzo è utilizzato solo per le occasioni ufficiali.
Tra i locali aperti al pubblico meritano la visita l’enorme Salone dei Banchetti, la Sala della Porcellana con pareti e soffitto decorati, la Sala del Trono con i seggi reali e le Sale Gasparini. All’esterno da ammirare è la Plaza de l’Armeria che precede l’ingresso al Palazzo e dove si svolge il cambio della guardia.

2Adiacente al Palazzo si trova la Cattedrale di Nuestra Señora de la Almudena , iniziata oltre un secolo fa e consacrata solo negli anni Novanta; la chiesa, che conserva reliquie di San Isidro, è stata scelta dall’erede alla corona spagnola per il “matrimonio evento” del 2004. Nato come Gabinetto di Storia Naturale, il Museo del Prado diventa pinacoteca nel 1819; all’interno delle oltre 100 sale di questo palazzo in stile neoclassico sono da allora presenti autentici capolavori della pittura europea. La collezione di pittura spagnola è la più grande finora esposta e ruota intorno a tre protagonisti assoluti: Goya, Velazquez e El Greco. Ottimamente rappresentati anche i Maestri italiani e fiamminghi, di cui si segnalano la ricca collezione di Tiziano ed i capolavori di Rubens. Anche se non è consigliabile limitare la visita del Prado a poche sale, nel caso il visitatore abbia poco tempo a disposizione si segnalano alcune delle tele da non perdere: l’ “Annunciazione” del Beato Angelico, il “Ritratto di Cardinale” di Raffaello, “Le tre Grazie” di Rubens, “Las Meninas” di Velazquez e “Maya desnuda” e “Maya vestida” di Francisco Goya.

Madrid è ricca, anche, di molti musei minori, non per importanza ma per grandezza, tutti da scoprire, se il tempo a disposizione sia sufficiente.

Testimone in passato di processi dell’Inquisizione e di canonizzazione di Santi, la splendida Plaza Mayor accoglie al giorno d’oggi madrileni e turisti ai tavolini dei tanti caffè presenti sotto i suoi portici e spesso regala gratuite e festose esibizioni di artisti di strada. Meta irrinunciabile del passeggio in città, la piazza emoziona anche per i singolari affreschi dell’edificio principale, la Casa de la Panadéria.

Plaza de España è il vivacissimo punto di partenza della Gran Via, l’arteria stradale madrilena più frequentata; il suo perimetro è pieno di simboli cittadini. Al centro trova spazio la statua di uno spagnolo tra più famosi nella letteratura mondiale: si tratta di Cervantes che precede i protagonisti della sua saga, Don Chisciotte e Sancho Panza. Ai lati si stagliano – entrambi oltre i 100 metri – l’Edificio España e la Torre di Madrid, prodigi architettonici degli anni Cinquanta.

Appendice naturale del soggiorno madrileno è la visita del Monastero di El Escorial, distante dalla capitale poco meno di cinquanta chilometri; il monumentale complesso voluto da Filippo II a forma di “graticola” in onore del martirio di San Lorenzo è tra le mete preferite dei turisti internazionali.

3La ricca ed appetitosa tavola di Madrid ha la caratteristica di offrire i piatti e le ricette di tutto il paese, con poche licenze alla cucina davvero tipica. Gli unici piatti con particolarità madrilene sono il cocido e il callos ; il primo è un bollito di ceci e verdura con gallina, carne di maiale e di mucca, mentre il secondo è la comunissima trippa. Il viaggiatore che raggiunga Madrid deve ricordare che gli orari del pasto – nella capitale come nel resto della Spagna – sono spostati in avanti rispetto alla media continentale; non ci si ferma a pranzo prima delle due del pomeriggio mentre gli appuntamenti per cena si danno in genere intorno alle dieci di sera. Prima e dopo i pasti principali i madrileni consumano il rito antichissimo delle “tapas”; si tratta di gustosi assaggi, una volta gratuiti ma adesso a pagamento, che vengono serviti insieme a robusti bicchieri di vino o a pinte di birra. La tradizione cittadina è ora presa in prestito anche dai turisti che non rinunciano a “tapear”, a girare cioè per i bar da tapas alla ricerca di gustosi bocadillos (panini), classiche tortillas (di patate o alla francese), ricche croquetas e immancabili mariscos (frutti di mare). Particolare attenzione meritano El Bodegon – Pinar 15, locale raffinato che propone cucina di tradizione basca con contaminazioni castigliane e Casa Lucio – Cava Baja 35, ristorante molto antico, in cui servono i piatti tipici castigliani. Il rito delle tapas, comunque, comincia presto e finisce tardi, quando inizia la movida vera e propria, che porta con sé la notte più intensa d’Europa.

E’ praticamente impossibile trascorrere una vacanza a Madrid e non farsi coinvolgere dalla vitalità della capitale spagnola: le possibilità di divertimento sono infinite e sono in grado di accontentare praticamente tutte le esigenze. Per avere un’idea di cosa fare di notte basta dare un’occhiata alla “Guía del Ocio” settimanale dedicato agli eventi della città. Tra gli spettacoli più richiesti c’è il Flamenco – la suggestiva danza che come la Sevillana è di origine andalusa; nei locali storici della città ci sono serate interamente dedicate a queste arti. Per i più giovani la scelta tra discoteche è vastissima, ma altrettanto importante è la proposta di club e taverne con musica dal vivo. Per tutti il consiglio è comunque quello di vivere Madrid, di giorno come di notte passeggiando per le strade e scoprendo senza fretta vecchi sapori e nuove sonorità.

Roberta Morano