Lo Spazio dell’Amen di Valeria Francese con Antonio Pizzicato

1image0027 e 18 settembre 2011 ore 21.00 (domenica 19.00) nell’ambito del Festival Theatre Music Art a San Colombano al Lambro (MI) Le Cicale dell’Arconte presenta Lo Spazio dell’Amen di Valeria Francese con Antonio Pizzicato e con Vincenzo Risi (chitarra, tastiera) Federico De Zottis (sax alto, baritono) Nicolò Parsenziani (batteria) voci Antonio Pizzicato, musiche Vincenzo Risi regia Laura Lamonea.

Lo spazio dell’Amen è un concerto spettacolo all’interno del quale diversi linguaggi espressivi si fondono. È un live set – batteria, sax, chitarre e tastiere – guidato da una voce che cambia forma e sostanza, passando dal dominio del racconto a quello del canto.

La ricerca professionale di Antonio Pizzicato, performer della voce, cantante, unico interprete, è centrale nella costruzione della narrazione melodica; egli ha elaborato nel corso degli anni, sperimentando le tecniche su se stesso, un’idea di teatro musicale lontana dall’accezione comunemente attribuita. I riferimenti sono rintracciabili nella tradizione colta del melologo e nel patrimonio popolare dei cantastorie, dall’esperienza dei primi aedi a quella dei più celebri esponenti del teatro canzone.

Lo Spazio dell’Amen prodotto e diretto dalla fondatrice dell’Associazione Le Cicale dell’Arconte, Laura Lamonea, verrà rappresentato per la prima volta nell’ambito del Festival Theatre Music Art, nato con lo scopo di incentivare la creatività giovanile e la contaminazione creativa, e progetto vincitore del Bando Cariplo “Valorizzare la Creatività Giovanile in ambito artistico e culturale”. I musicisti presenti in scena sono stati infatti selezionati dalla regista in seguito alla collaborazione con la Civica Scuola di Musica di Milano.

Il testo dello spettacolo, scritto dalla giovane drammaturga Valeria Francese, è ispirato ad alcuni degli episodi più significativi della vita di San Colombano, dalla sua nascita, annunciata già grande dal sogno premonitore della madre fino al giorno della scoperta della vocazione, dai suoi studi teologici ai viaggi missionari, dal tempo dei digiuni e dei ricordi fino ai miracoli compiuti. E come ogni vita di uomo anche quella del Santo si sfibra e muore di una fine tutta salvifica: quasi fu un soffio di vento, o forse fu il respiro del Padre, che un giorno, quello giusto, venne a riprenderselo, suo figlio.

Si narra che il monaco promosse sulle rive del fiume Lambro la coltura della vite, ancora oggi tratto caratteristico di questo territorio collinoso da cui si produce l’unico vino D.O.C. della Provincia di Milano. Lo spettacolo sottolinea dunque il legame imprescindibile dell’iniziativa con il territorio di riferimento e con la volontà di valorizzarne il patrimonio storico e culturale.

Laura Lamonea

Lo Spazio dell’Amen è lo spazio di una vita ed insieme lo spazio di un gesto. Vita e gesto diventano una sola cosa, quando si tratta di un Santo.

Tracciarsi una strada, un percorso, dalla nascita fino alla morte, per ogni uomo vuol dire tracciare anche un gesto, un segno, e tale è per San Colombano: fare un solco su fronte e cuore, ossia il segno della croce, l’Amen che diventa la sua vita stessa.

Valeria Francese