LE DIVERSE PIEGHE DI UN SENTIMENTO

785d7edcce_1207645_medUn nucleo minimo costituito dalla personalità individuale  si erge sino a raggiungere il mento e le rughe del viso di chi si vorrebbe al proprio fianco. Non occorre essere sdolcinati, i sentimenti non ne necessitano. Sì, converrebbe studiarsi affinché si possa ben distinguere reazioni simili (derivanti da cagioni diverse), e perché l’uno possa pensare di conoscere una minima parte dell’altra. Riffuggendo tattiche spicciole di conquista e quelle che vengono prese in considerazione per elevata dose di insicurezza,basterebbe pensare che, dinanzi a un ostacolo, il sentimento si dilata prendendo vita da entrambi i lati. E’ la semplicità dei gesti, degli sguardi, a dire tanto ed è, forse, la complessità degli esseri umani a rendere il tutto, talvolta, troppo difficile. Apoteosi di ciò che alcune coscienze desiderano e che rende, nonostante a volte si tratti di età mature, tutto sorprendentemente diverso. E’ in un film in bianco e nero dei Fratelli Marx, in cui riesce a sprigionare il giusto carisma per far si che, perfino un personaggio muto, possa trasmettere sfumature di romanticismo alla giovane donna che corteggia. E’ in Woody Allen, Manhattan,1979, negli occhi dolci di Tracy, diciassettenne tenace innamorata di un confuso quarantenne alle prese con le precedenti vite. E’ nei nonni che, anche se non si rivolgono la parola, si conoscono, si respirano, si vivono ancora. E’ ne “La rosa tatuata”,  in Erri De Luca in “Tu, mio” quando il protagonista innamorato sussurra il nome ebreo (sconosciuto a molti)  della ragazza di cui si è innamorato : “Hàiele” – ” Cerca di non far sentire la elle, scioglila in bocca come una caramella”.  Si sa, nel momento in cui viene introdotto l’argomento, i giovani si imbattono in prese di posizione ottimistiche o, comunemente, distruttive.. Ad ogni modo, manca loro ancora un pezzo di vita e, solitamente, è proprio quello a fare la differenza.

Francesca Morgante