L’amicizia

amUn vecchio aforisma sostiene che l’amicizia è un po’ come un castello di sabbia: difficile da costruire ma altrettanto facile da distruggere. Per quanto antiquate e banali possano apparire, queste massime custodiscono spesso profonde verità. Riconoscere e apprezzare un gesto d’amicizia, sentire la necessità di avere al proprio fianco una persona di valore e fidarsi di lei sono tutti aspetti diversi che caratterizzano però, indistintamente, la vita di ogni essere umano. Eppure, incrociare sulla propria strada un’amicizia sincera è una fortuna tanto preziosa quanto rara. Soprattutto quando la fiducia gelosamente riposta in essa, è messa in discussione e tradita. E allora, ricominciare non è semplice poiché, nonostante tutto, la paura di essere nuovamente delusi è più forte del desiderio stesso di stare in compagnia. Questo perché un’amicizia finita lascia segni più profondi e indelebili di quelli di un amore. Perdere un amico significa smarrire una parte di se stessi, abbandonare il ricordo di quello che si è stati, buttare nel dimenticatoio sentimenti condivisi insieme. Ma l’amicizia è un sentimento universale che ha lo straordinario potere di rinascere dalle proprie ceneri, come l’araba fenice, per poter ritornare a vivere. Non è un caso, infatti, che in una società allo sbando e priva di alcuni dei più importanti punti di riferimento quale sembra essere quella odierna, l’unica certezza è riposta in quelle relazioni umane totalmente autentiche e genuine che continuano a sopravvivere in numerosi contesti in cui l’arroganza e l’arrivismo imperanti spingono ormai ogni individuo a non fare niente senza la sicurezza di un chiaro tornaconto personale.

Rosamaria Cinquegrana