L’XI Congresso Regionale della FADOI Campania all’Ospedale del Buon Consiglio: “Il Medico immaginario e il malato per forza. – La Medicina interna nella complessità quotidiana.” – Napoli 29/30 marzo 2012.

L’XI Congresso Regionale della FADOI Campania anche quest’anno, per la quarta volta consecutiva, si svolge nella bella cornice dell’Auditorium dell’Ospedale del Buon Consiglio. Questo Convegno rappresenta un appuntamento di fontanellaaggiornamento periodico, culturale, multidisciplinare ed è il principale motivo d’incontro scientifico tra tutti i Soci FADOI Campania. La FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti  ha come Presidente Regionale il dott. Andrea Fontanella, Direttore del Dipartimento di Medicina del nostro Ospedale, e Direttore del Dipartimento Nazionale per la Formazione Clinica e l’Aggiornamento della Fondazione FADOI. Essa ha fondamentalmente lo scopo di: promuovere e valorizzare la Medicina Interna ospedaliera e il suo ruolo nell’organizzazione dipartimentale; accrescere le conoscenze mediche e la buona metodologia clinica degli Internisti; facilitare lo sviluppo della Medicina basata sulle prove di efficacia; far crescere un’impostazione professionale di “disease management”, con attenzione alla qualità clinica, ma anche agli aspetti di epidemiologia, ai percorsi diagnostico-assistenziali e ai costi; condividere le esperienze di carattere organizzativo – gestionale realizzate nelle diverse regioni.

Questo XI Congresso Regionale rispetta, come sempre, lo spirito della reale pratica clinica: ovvero si occupa di ciò che noi medici ospedalieri affrontiamo quotidianamente nei nostri affollati, spesso caotici, Reparti di Medicina Interna. Pazienti sempre più anziani, polipatologici, in politerapia, con disfunzione dei principali organi emuntori e, pertanto, sempre più fragili e complessi. Sempre più lontani, quindi, dai pazienti “puliti” e selezionati dei trial clinici, e che, paradossalmente, costituiscono il substrato della Medicina basata sulle evidenze. Il nostro lavoro, quindi, nella maggioranza dei casi non ha un riscontro “evidente” per la scienza medica.

Ecco da cosa nasce l’ironico titolo del nostro convegno, che ha “rovesciato” quel gran genio di Molière:

Il medico immaginario e il malato per forza.

Medico immaginario è chi si occupa della malattia e non del malato nella sua complessità, dei dettami dei trial e delle linee guida in modo acritico, senza ritagliarle sartorialmente sull’individuo che ha dinanzi.

Malato per forza è spesso il povero paziente, trascinato nel labirinto d’indagini complesse e talora dolorose, da “incidentalomi” laboratoristico/strumentali o costretto a terapie inutili, se non dannose, da cut off statistico/epidemiologici sempre più bassi, talora, purtroppo artatamente, per scopi più commerciali che non preventivi.

Il convegno è incentrato fondamentalmente su sei workshop fortemente interattivi; ognuno di essi è dedicato a tre casi clinici con interazione telematica con la platea e visualizzazione informatica delle risposte alle domande sul caso clinico, posti come quesiti a risposte multiple.

I casi clinici sono quelli che si presentano all’Internista ospedaliero ogni giorno, e il modo di presentazione è costruito su due modelli: caso non diagnosticato, con il classico processo dal sintomo alla diagnosi (e terapia), oppure principali problematiche di un caso clinico già diagnosticato, con accento posto sulle difficoltà di gestione.

Vi saranno inoltre sei letture sulle novità terapeutiche nel diabete, nel tromboembolismo venoso, sulla cardiopatia ischemica nei reparti di Medicina Interna e sull’appropriatezza diagnostico/terapeutica nella BPCO.

La sessione “Tutto in un’ora” rappresenta un interessante e rapido high light sulle novità in campo terapeutico, nella terapia antitrombotica, antiaggregante e del dolore.

Infine molto spazio è stato lasciato alle comunicazioni scientifiche dei soci per dare maggiore rilievo e stimolo ai più giovani.

Infine, come ogni anno, molto spazio è stato lasciato alle comunicazioni scientifiche dei soci per dare maggiore rilievo e stimolo ai più giovani, per altro già ampiamente coinvolti nel nuovo sistema di presentazione dei casi clinici.

Altro motivo di stimolo alla partecipazione sarà la pubblicazione degli abstract su un numero speciale di “Minerva Medica”, oltre che dall’istituzione di due premi di € 500 per il miglior poster e la migliore comunicazione.

Il convegno sarà aperto dal saluto del Padre Priore fra Alberto Angeletti, oltre che dal Top Management del nostro Ospedale. Esso vedrà la partecipazione dei Dirigenti Medici internisti della Campania, oltre che Medici di Medicina Generale. Saranno, inoltre, presenti personalità mediche di rilievo internazionale, come il prof. Mario Mancini, e il Presidente Nazionale FADOI, dott. Carlo Nozzoli da Firenze, il Presidente della Fondazione FADOI, prof. Antonino FATEBENEFRATELLIMazzone da Legnano, il Presidente Regionale della SIMI Campania, Prof. Giovanni Di Minno, la Presidentessa della SID Campania, prof. ssa Katherine Esposito e il prof. Alessandro Sanduzzi Zamparelli.

In contemporanea di quello FADOI, e sotto il suo patrocinio e sostegno, si svolgerà il Congresso Regionale ANIMO Campania (Associazione degli Infermieri di Medicina Interna Ospedaliera), che tratterà di argomenti di assoluto rilievo per gli infermieri professionali ospedalieri, e sarà sostanzialmente dedicato a metodi e strategie per migliorare la pratica professionale in Medicina. Tutto quanto allo scopo riqualificare il ruolo gestionale dell’Infermiere Professionale, che risulta fondamentale e insostituibile in particolar modo nei reparti di Medicina Interna.

Andrea Fontanella