Il SI CHE HA FATTO SOGNARE LONDRA

sposa_kate_middletonNella sua biografia ufficiale ormai si legge così : Sua Altezza Reale Catherine, duchessa di Cambridge, contessa di Strathearn, baronessa di Carrickfergus. Conosciuta comunemente e semplicemente Kate è la nuova principessa del Regno Unito, moglie del principe William, duca di Cambrige.

Dopo mesi  di indiscrezioni, pettegolezzi  e curiosità, quello che sembra essere l’evento dell’anno, si è finalmente celebrato, ponendo fine al chiacchiericcio delle attese e facendo sognare Londra su cui i riflettori di tutto il mondo si sono accesi. Considerata dai più romantici una favola moderna, iniziata all’Università di St.Andrew,  il sogno d’amore si è coronato, come da rituale, nell’Abbazia di Westminster, alla presenza della Regina Elisabetta II, il principe di Edimburgo, il principe Charles, il principe Harry e centinaia di personalità appartenenti alla politica, alla nobiltà e allo spettacolo della scena inglese e mondiale.

Nel suo lungo abito bianco di pizzo, disegnato da Sarah Burton della casa Alexander McQueen, impreziosito dalla tiara di diamanti della maison Cartier, donata dal futuro Giorgio VI nel 1936 a Elizabeth Bowes-Lyon, Kate avrebbe ingannato chiunque sulle sue origini, che a dispetto della sua grazia ed eleganza, sono più modeste di quel che sembra.

Nata il 9 Gennaio 1982 a Reading da Michael Francis Middleton e  Carol Elizabeth Goldsmith, ex dipendenti della British Airways, la ragazza borghese del Berkshire, presenta un casato al quanto “comune”:   la sua bisnonna Olivia apparteneva alla famiglia Lupton, da generazioni  impiegata nelle attività commerciali e municipali di Leeds, mentre la famiglia materna, gli Harrison,  era  una famiglia di minatori.

A partire dal 1987 i Middleton  fondarono una propria società, la Party Pieces, che tutt’oggi vende per corrispondenza accessori per feste di ogni genere.  Grazie al guadagno ottenuto da questo fortunato investimento imprenditoriale, la famiglia oggi imparentata con i reali inglesi, ha potuto permettere alla primogenita Kate di frequentare la stessa università del principe, galeotta per i novelli sposi.

Lo status di fidanzata del principe William ha immediatamente suscitato su Kate un morboso interesse da parte dei mass media del Regno Unito e del mondo, ma la neoprincipessa ha sempre dimostrato di non volersi distaccare dalla “normale” vita quotidiana, riuscendo a conquistare la benevolenza dei londinesi e aggiudicandosi  così un posto nel cuore del popolo e  assumendo le vesti  dell’eterna  “ragazza della porta accanto”, che con la sua semplice bellezza  ha saputo farsi spazio anche nel cuore del futuro erede al trono. Dopo nove anni di fidanzamento, Il 16 novembre 2010 ,Clarence House ha annunciato il fidanzamento ufficiale del principe William con Kate Middleton, in seguito alla proposta di matrimonio già giunta da parte di William nell’ottobre 2010, in occasione di un viaggio della coppia in Kenya.

will-e-kate-feliciE così  alle 12.00 di Venerdì 29 Aprile, Kate accompagnata dal padre,ha fatto ingresso nell’Abbazia nella commozione generale e ovviamente del principe che non appena ha potuto guardarla negli occhi le ha sussurrato un emozionato: “Sei bellissima”. I momenti strappalacrime non sono mancati, a partire dal quello in cui la voce di Kate ha spezzato il silenzio dell’ Abbazia di Westminster per pronunciare il fatidico “I will”, all’attesissimo momento in cui i sposi, affacciandosi dal balcone del palazzo reale, hanno salutato la folla e si sono scambiati un tenero bacio. L’evento definito dalla regina Elisabetta meraviglioso,è stato  seguito in diretta tv da 2 miliardi di persone, mentre a Londra il matrimonio ha portato più di un milione di persone ad assieparsi dietro le transenne lungo il percorso reale e nei parchi davanti ai maxischermi.

Poi,tra le urla della folla impazzita, gli sposi si sono avviati verso la carrozza reale per farsi condurre nel palazzo dove sono proseguiti i festeggiamenti, per questa storia d’amore non comune, fra una ragazza comune e un ragazzo innamorato forse proprio per questo.

A cura di Flavia Sorrentino.