Il Napoli avvia il 2012 con la giusta determinazione

s2Sono bastati pochi giorni a mister Mazzarri e alla sua band per affrontare il 2012 con la giusta determinazione. Gli obiettivi dichiarati, si sa, erano due. Rimettersi in marcia in campionato, quello principale. Passare il turno in coppa, invece, era l’altra prerogativa. Et voilà. Tutto come da copione. Il Napoli che viene fuori dopo le feste natalizie è quello delle migliori occasioni. Il 3-1 di Palermo, infatti, è una chicca da mettere in cornice. Tre gol, tre punti, e tutti e tre i tenori a segno. Perchè il Pandev dei giorni d’oggi non fa rimpiangere un Lavezzi ancora ai box. Perchè il titolo di “tenore”, il macedone se lo sta guadagnando sul campo. Settimana dopo settimana, partita dopo partita. Gol dopo gol. A Palermo, un’altra perla. Un replay di quello che ha piegato Buffon al San Paolo un mese fa. Anzi, se possibile, quello a Benussi è ancora più difficile. Poi, la punizione nell’angolino che rimanda a casa un Cesena umile e sfrontato. Quattro giorni dopo, a Fuorigrotta.Il gol che vale i quarti di finale di Coppa Italia. E poco importa se contro i romagnoli si è sofferto più del dovuto. Poco importa se l’esordio di Vargas pcnon è stato quello che tutti sognavano. A fine partita, anche Mazzarri ha fatto il mea culpa. << Il ragazzo non era pronto, ho sbagliato io a farlo partire titolare. >> Non saranno quarantacinque minuti a dire quanto vale un giocatore. Il talento c’è, e questo è fuor di dubbio. I primi numeri si intravedono già, nei prati verdi di Castel Volturno. C’è bisogno soltanto di tempo. Tempo, e fiducia. Quella da regalare ad un ragazzo che una volta ambientatosi nella nuova realtà può fare veramente la differenza. Nel frattempo, non c’è tempo per rilassarsi. Lunedi’ sera arriva il Bologna di Pioli, sempre a Fuorigrotta, e li’ si dovrà fare nuovamente sul serio. Dare continuità a gioco e risultati, è quello che si augurano tutti. E, per una volta, anche il calendario sembra essere dalla parte degli azzurri. Bologna, Siena, Genoa e Cesena. Una dopo l’altra. Sulla carta, quattro partite abbordabili. Per rimettersi in carreggiata, e puntare dritti al terzo posto. Quello che significherebbe nuovamente Champions League. C’è bisogno del vero Napoli. Quello delle grandi occasioni. Quello di Palermo, per esempio.

Marco D’Arienzo.