I SIMBOLI TRADIZIONALI DEL MATRIMONIO

Il matrimonio: il coronamento dell’amore o la tomba di questo, una promessa eterna, un sacramento, un negozio giuridico…Dietro queste mille facce del matrimonio si nasconde però la tradizione…Ogni cosa, ogni simbolo di questo GIOVANI 5rituale nasconde in sé un significato simbolico.

Ecco alcuni esempi:

Le cose che portano bene

La tradizione vuole che la sposa porti con se il giorno del matrimonio 6 cose:
una cosa prestata: ad indicare l ‘affetto delle persone care che rimangono vicine in questo passaggio dal vecchio al nuovo.
una cosa regalata: a ricordare il bene delle persone care.
una cosa blu: anticamente il colore blu era il colore che simboleggiava la purezza ed era il colore dell’ abito della sposa.
una cosa vecchia: che simboleggia la vita che si lascia alle spalle e l’importanza del passato che non deve essere dimenticato nella transizione verso la nuova.
una cosa nuova: che simboleggia la nuova vita che sta per iniziare, indica tutti i nuovi traguardi e le novità che porterà con sé.

Le Fedi
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L’usanza di portare la fede all’anulare sinistro risale addirittura all’epoca degli antichi Egizi. Essi credevano infatti di aver individuato una vena che, partendo dall’anulare sinistro, arrivasse fino al cuore: lungo questa vena pensavano che corressero i sentimenti.
”Legare” l’anulare significava quindi garantirsi la fedeltà.
Per incoronare e sigillare l ‘unione tra gli sposi già gli antichi Romani si scambiavano anelli di ferro, per l’antica legge ebraica le fedi avevano ancor più importanza, infatti ritenevano che solo lo scambio di questi anelli fosse sufficiente a rendere legale il matrimonio.
Nel Medioevo, quando non aveva ancora preso totalmente piede lo scambio degli anelli, la “fede” era di grande fattura e di pari preziosità, spesso lo sposo inanellava la sposa con tre anelli.
In alcune regioni d’Italia è anche chiamata “vera”, termine veneto-slavo, che significa fedeltà, all’interno si è soliti incidere la data del matrimonio ed il nome della Sposa in quella di lui ed il nome dello Sposo in quella di lei.
La tradizione vuole che sia lo Sposo a pagarle ed a conservarle fino al momento dello scambio, ma spesso sono i testimoni a regalarle.
Saranno poi i paggetti a portarle sull’altare per la benedizione.
Le fedi più indossate sono la “francesina”, la classica oppure la piatta.
Chi preferisce qualcosa meno tradizionale può optare per un modello incrociato a più cerchi, oppure può scegliere la vera con un piccolo diamante, o addirittura con una serie di diamanti.

L’abito da sposa
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La tradizione dell’abito bianco per la sposa risale all’Ottocento e rappresenta verginità e purezza.
Le spose romane erano avvolte invece da veli gialli e arancione.
Le donne cinesi vestivano in rosso.
Rosso è ancora oggi il colore nuziale delle spose indiane.
Le spose longobarde vestivano solo una tunica nera.
Le spose bizantine delle classi più ricche indossavano vesti di seta rossa con ricami in oro e pietre preziose.
Nel Medio Evo e nel Rinascimento gli abiti nuziali erano molto colorati, così da essere indossati anche in seguito, durante le feste.
Il colore più usato, in ogni modo, era il rosso, perché si riteneva che propiziasse le nascite.
Oggi oltre al colore bianco si predilige il beige.

Il Velo nuziale
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Ai tempi dei romani i matrimoni erano spesso concordati tra famiglie per motivi politici o di interesse, senza che i due sposi si incontrassero mai prima del giorno del matrimonio.
La sposa si copriva quindi il volto fino alla fine della cerimonia per evitare che lo sposo, scorgendo il suo reale aspetto, interrompesse il rito nuziale.
E’ tradizione in alcune regioni, tramandare di generazione in generazione il velo per il giorno delle nozze.
Concetta Vernazzaro