Groviglio

” Siamo mescolati
poesia 3tra quel groviglio di persone
che ci hanno accompagnato
uniti dalla traccia dei loro passi
alle loro strette di mano
qualche volta forti,
ai loro abbracci calorosi
ai loro sorrisi
ai loro sguardi protesi
ai pensieri condivisi
all’energia che ci hanno lasciato
e all’onda travolgente che ci sconvolge.
Prendiamo da ognuno di loro
che ci lascia un pezzo di sè
gli esempi per un nostro tratto di strada migliore”
(Luisa de Franchis)

Giulia Carcasi
Giulia Carcasi è tra gli scrittori contemporanei italiani che più mi ha incuriosito. E’ nata a Roma il 13 dicembre del 1984.
poesia 1Attualmente vive a Roma è anche una giornalista ed è iscritta alla Facoltà di Medicina e Chirurgia. In un attimo ha partorito tre romanzi, uno più avvincente dell’altro, poche pagine ma getti immediati di emozioni, luoghi e situazioni.
Il suo primo romanzo si intitola “Ma le stelle quante sono” pubblicato nel 2005 e dedicato agli adolescent. In questa avvincente storia riesce a dare sia un punto di vista maschile attraverso il personaggio che descrive “ Carlo” sia un punto di vista femminile “Alice”. I due protagonisti sono compagni di scuola e condividono anche una amicizia che sembra andare oltre con sorrisi e sguardi reciproci. I due ragazzi sono caratterialmente diversi, lui timido, lei una ragazza fuori dai canoni e grande sognatrice. Non sanno entrambi cosa sia un vero concetto dell’amore e per questa motivazione tendono entrambi a sbagliare.
In un passo del libro si esprime così : “ E io non so quali sono i tempi della maturazione. Le olive si raccolgono a novembre, l’uva a settembre. E i miei sogni? Non lo so….
Segue il romanzo “Io sono di legno” pubblicato nel gennaio del 2007 ed è la descrizione di una madre “Giulia” e di una figlia “Mia” allo specchio divise nei loro modi di pensare.
Una madre che ha vissuto facendo finta di vivere recitando un copione di convenzioni, fin quando leggendo il diario di sua figlia lo schema si rompe e lei è costretta a ripercorrere il suo passato e rivedere le sue scelte.
Ma a mio avviso il suo capolavoro lo scrive con “Tutto torna”,nel novembre del 2010, romanzo composto da poche pagine che ho riletto tante volte e che mi coinvolge ogni volta di più.
E’ la storia di Diego che si adopera alla revisione di un vocabolario Lui è in grado di definire ogni parola ed ogni passo della sua vita. La sua perfezione è smorzata da sua madre che dimentica le cose e finanche il fatto che lui sia suo figlio. E’ un uomo maniacalmente precisissimo e riesce a classificare ogni suo istante, ma la stereotipia si interrompe quando in uno dei suoi continui spostamenti dovuti all’insegnamento presso le scuole di Pisa e Roma il treno su cui viaggia subisce un guasto in una galleria e si ferma nel buio più totale. Preso probabilmente da un attacco di panico sviene e viene successivamente risvegliato da una voce femminile “Antonia” che entra a far parte della sua vita o ne ha fatto sempre parte. Ne nasce una storia d’amore contro ogni logica, è un libro con il finale aperto nell’ultima pagina.
poesia 2A cura di Luisa de Franchis