Granada

g1C’è un detto spagnolo che dice: chi non ha visto Granada, non ha visto nulla. La bellezza di questa città è stata decantata fino a farne un mito. Quando si parla di questa città è banale, ma obbligatorio, parlare della sua posizione geografica che l’ha resa luogo di incontro e di convivenza pacifica della cultura iberica, romana, islamica. Di questo splendore restano testimonianze conosciute anche da chi non ha mai messo piede in Andalusia, autentici gioielli dell’architettura.

Granada era la più splendida fra le città della Spagna ed oggi vanta la presenza di uno dei massimi capolavori dell’arte e dell’architettura islamica: l’Alhambra, il palazzo dei sultani. L’Alhambra è  una vera città murata ed è di una bellezza mozzafiato. Considerata uno dei patrimoni dell’umanità era in pratica una città nella città, dotata di moschee, scuole, botteghe e quant’altro servisse ai suoi abitanti.

Lg2a Alcazaba, la fortezza musulmana dell’Alhambra, risale all’XI-XII secolo e le sue torri offrono uno splendido panorama sulla città. Il Palacio Nazaries è celebre per l’intricato disegno delle pietre, ed infine il Generalife, il palazzo estivo del sultano, con l’atmosfera rilassante dei giardini. Letteralmente significa “Il Giardino dell’Architetto”, volendo rievocare le gesta del Grande Architetto, cioè il Creatore. Si visita al mattino o al pomeriggio; non c’è la visita notturna. Il posto è così bello che richiede il massimo rispetto: evitate di strappare i fiori per piantarli nel giardino di casa. Il giardino si visita in circa 1 ora.

Il Comitato del patrimonio mondiale dell’Unesco ha dichiarato l’Alhambra e il Generalife di Granada Patrimonio Culturale dell’Umanità nel 1984.

Og3ltre all’Alhambra vale la pena di visitare l’Albayzín, l’antico quartiere musulmano, sull’altro lato del fiume rispetto all’Alhambra, caratterizzato da strade minuscole con casette bianche pavimentate in pietra. Belle alcune eleganti dimore, chiamate cármenes. Tipica di questo barrio è la via delle “teterie” dove si può degustare un buonissimo tè arabo accompagnato da tabacco aromatizzato.

Salendo per le ripide vie del barrio arabo si arriva al “Mirador de San Nicolas” dal quale si gode una stupenda vista dell’Alhambra che al tramonto diventa rossa. Per accedere ai Palazzi ci sono turni orari divisi per mezz’ora, assegnati al momento dell’acquisto del biglietto. Una volta dentro si può rimanere tutto il tempo che si desidera, ma non oltre un’ora.

g4Granada è la vera capitale culturale dell’Andalusia. Ha un’invidiabile serie di attività culturali e di svago: festival di cinema, musica e teatro si alternano ad esposizioni d’arte e manifestazioni culturali e della tradizione, o anche a grandi eventi che si svolgono negli antichi palazzi o nelle moderne infrastrutture.

Granada ha un ricco cartellone di manifestazioni culturali che copre tutti i mesi dell’anno. Tra le più importanti ricordiamo il Festival Internazionale di Musica e Danza, che si svolge ogni anno dal 23 giugno al 9 luglio. L’Orchestra Città di Granada, riconosciuta come una delle più prestigiose della Spagna, ha un completo programma annuale che si svolge nell’Auditorium Manuel De Falla.

Famoso è anche il Festival di Jazz di Granada, uno dei più antichi dell’Europa, nonché membro spagnolo dell’Europe Jazz Network, la rete europea di festival di jazz. Dal 1980 si celebra questa manifestazione a cui partecipano figure di grande prestigio internazionale del jazz moderno.

La cucina della provincia di Granada è ricca e variegata e risente ovviamente dell’influsso della tradizione araba, dominio durato nella città per circa 700 anni. Si tratta quindi di una cucina generosa di spezie che arricchiscono il sapore dei piatti, proprio come vuole l’antica tradizione moresca, i cui prodotti provengono dalla fertile pianura che circonda la città. I piatti tipici locali sono preparati con ingredienti genuini del mare e della terra, come le zuppe e i minestroni di verdure, gli stufati, il freschissimo pesce della costa, la cacciagione o le caratteristiche fave fritte con prosciutto, i cardi, la pipirrana e il celebre gazpacho.

ImmagineUna tra le tante specialità di Granada è la tortilla del Sacromonte, un piatto cucinato con midollo, interiora di vitello ed uova. Il clima freddo che proviene dalla Sierra Nevada ha dato vita ad una cucina di piatti forti per riscaldare il corpo e lo spirito dalle invernali temperature della montagna. L’esempio più lampante è la tradizionale Olla di San Antón preparata con maiale, fave secche, riso e finocchio.

Granada è piena di bar, locali, tapas. Soprattutto d’estate ma anche d’inverno, gli abitanti e i turisti rispettano la tradizione tutta spagnola di passare le serate saltando da un tapas bar ad un altro. Le vie dove questo rito raggiunge forme esasperate sono Calle Navas e Campo del Principe. Per il divertimento del mattino e del pomeriggio, le splendide acque della Costa del Sol sono vicine e bagnano il mare della provincia di Granada. Per chi cerca altre forme di divertimento, anche sfrenato, ci sono altre possibilità come lo sci in Sierra Nevada o le passeggiate nel verde.

Roberta Morano