Il 31 Maggio si celebrerà anche quest’anno la Giornata Mondiale Senza Tabacco, promossa dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), per sensibilizzare sull’impatto nocivo del fumo sulla saluta.

Forse in pochi sanno che il tabacco è responsabile della morte di 1.6 milioni di persone l’anno solo nel vecchio continente. Il dato è destinato però ad incrementare visto il forte aumento dei giovani consumatori di tabacco. Si stima che almeno il 30% della popolazione giovanile fumi, con una preponderanza di ragazze. Una delle possibili cause di questo forte aumento di giovani fumatori potrebbe essere dovuto alla loro suscettibilità alle pubblicità dei produttori di sigarette che hanno ben compreso come sfruttare la moda ed il cinema per incrementare le vendite dei loro prodotti.

Basti pensare che una nota marca di sigarette è comparsa in ben 28 tra i più famosi film prodotti ad Hollywood e che dal 1990 l’uso della sigaretta nei film è aumentato di ben il 50%. Proprio per questo lo slogan di quest’anno è “Moda e cinema liberi dal fumo”. Bisogna infatti denunciare questa strategia di pubblicità utilizzata dalle multinazionali del tabacco che, a fronte di leggi sempre più severe in ambito di sanità pubblica nei diversi paesi, utilizzano altri mezzi per sponsorizzare massicciamente i loro prodotti.

La Giornata Mondiale Senza Tabacco è una grande opportunità per far crescere la propria consapevolezza e quella dei più giovani sui rischi per la salute legati al fumo.

Sabato 31 maggio, nelle maggiori piazze italiane, sarà presente anche la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) che ha realizzato un Dossier “Il fumo nel mondo del cinema e della moda” che raccoglie dati interessanti sull’utilizzo della sigaretta nei film e nelle fiction italiane.

Ad affiancare la LILT in questa battaglia anche TIM che fino al 9 giugno, per ogni SMS inviato dai clienti TIM al numero appositamente attivato 44771 (al costo di 1 Euro IVA inclusa), devolverà alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori 1 Euro (IVA esclusa).

A cura di Alessandro Amitrano