Dove finisce la diplomazia e inizia l’ipocrisia…

Cara Rossella,

ROSSELLA 1ho avuto uno scontro verbale molto antipatico e che sicuramente porterà delle conseguenze, con una persona che consideravo amica ma che si è rivelata falsa e ipocrita. Insomma lei, per evitare contrasti e per farsi accettare nel gruppo di amici o per non inimicarsi colleghi di lavoro, compiace tutti, finge accettare qualsiasi situazione, sorride, ammicca, fa sempre complimenti, anche inutili, salvo poi commentare, criticare e pettegolare alle spalle. Io sono il perfetto contrario e mi creo forse inimicizie, ma preferisco dire la verità e se una persona non la sopporto glielo faccio capire, la evito, non la considero oppure, se mi infastidisce, rispondo per le rime. Lei mi ha aggredita dicendo che la sua è pura diplomazia ed è il buon senso che le consente di andare d’accordo con tutti, mentre io alla fine col mio caratteraccio resterò isolata. Per me,invece, la sua è solo sporca ipocrisia.

Letizia

Cara Letizia,

purtroppo nell’epoca in cui viviamo molti sono gli ipocriti ed ancor di più quelli considerati “diplomatici”, proprio perché per quieto vivere si preferisce giungere spesso a compromessi !

C’è chi adotta questo comportamento per tranquillità, per evitare storie, per compiacere qualcuno a cui si vuol bene,per mettere fine a sterili discussioni, in alcuni casi in buona fede, per non ferire il prossimo, oppure per mancanza di determinazione e risolutezza, per debolezza caratteriale. Molto più grave invece quando si diviene “lecchini” per mantenere buoni rapporti con chi può  “servire”! E così li noti mentire spudoratamente, fingendo d’essere sinceri e disinteressati, si comportano in maniera subdola per mero interesse, simulando atteggiamenti benevoli, di accondiscendenza ed affabilità che in realtà sono assolutamente falsi, unicamente mirati a guadagnare favori con l’inganno, sfruttando consensi e simpatie. Quindi c’è differenza tra essere diplomatici per evitare litigi, conflitti, offese inutili, cercando con intelligenza ed educazione di rispettare l’altro, soppesando le parole ed invece essere ipocriti quando, per proprio tornaconto, si finge, da vigliacchi, per dare una buona immagine di sé,  per conquistare gli altri, in modo altamente disonesto, indossando una maschera artificiosa, nascondendo accuratamente pensieri ed intenzioni, perdendo quella spontaneità e quel sorriso leale che rende unici. Voglio ricordarti che “Ipocrisia” deriva dal greco ypòkrisis cioè simulazione. Ypòkrisis era l’attore il quale, per professione, doveva fingere sentimenti che non provava. Quindi ipocrita è chi inganna se stesso e gli altri.

E’ questo il caso anche degli adulatori, di quelli che con fare mellifluo e finta sincerità non dicono ciò che pensano ma quello che gli altri amano sentirsi dire, di quelli che carpiscono amicizie e buona fede per penetrare nelle altrui esistenze, per indagare e poi circuire ed approfittare…Sapessi quanti ne ho conosciuti e ne conosco che simulano affetto e disinteresse nascondendo cattiveria e calcolo, camuffandosi dietro un apparente rispetto e finto buonismo, alcune volte in modo così raffinato e signorile da non destare alcun sospetto, pensando che io sia così ingenua da non accorgermene! Persone che usano l’ipocrisia come filo conduttore della propria vita per perseguire il proprio tornaconto e guadagnare l’altrui fiducia, portati a fingere sentimenti che non provano, nell’illusione che siano tutti sprovveduti e creduloni! Fortuna che prima o poi questi atteggiamenti ed comportamenti vengono smascherati mentre loro continuano ad assumere “cento facce” pensando di cavarsela e continuare l’inganno!

Ma esistono anche persone non così subdole il cui comportamento è però costantemente “diplomatico” da sfociare inconsapevolmente nella ipocrisia : in questo modo accade che diventino inevitabilmente due facce della stessa medaglia, entrambe dettate dalla “convenienza” e non, come si vorrebbe far intendere, dall’intento di dire le cose con tatto per evitare un disaccordo.

Mia cara e giovane lettrice, i rapporti umani dovrebbero essere sempre costruiti sulla sincerità, cosa difficilissima e, a quanto pare, utopica. Sarebbe davvero meraviglioso per tutti avere il coraggio di esser onesti, innanzitutto con noi stessi, e non divenire “tatticisti” e diplomatici per interesse, debolezza, per timore d’esser messi da parte, per paura che in ogni scelta ci sia poi un prezzo da pagare! Non dico che, in nome della verità a tutti i costi, si debbano poi dire cose offensive o che creino disarmonia ed attriti, con la scusa che in questo modo non si divenga né falsi né ipocriti… Se dessimo sempre voce ai nostri pensieri sarebbe la catastrofe! A questo punto quindi meglio tacere, così da dimostrare rispetto ed intelligenza. Amaramente concludo affermando che, scelte o non scelte, le miserie e le debolezze umane costringono sempre più a comportamenti e decisioni sbagliate, di cui poi pentirsi quando è troppo tardi. La vita è breve e sarebbe molto più saggio, analizzando alcun “segnali”, valutare chi ci circonda per poi distinguere a priori con chi impegnare il proprio tempo ed a chi regalare il proprio affetto, senza correre il rischio di ritrovarsi accanto solo dannose “maschere”.

Rossella Argo

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