Corrente: una scossa alle rinnovabili tramite Internet

iiiL’Italia non si è mai distinta particolarmente, né nel mondo, né nella più ristretta area europea, per le iniziative a favore delle energie rinnovabili: eppure, qualcosa si sta muovendo, e più in fretta del previsto. Progettato dal GSE, (ovvero il Gestore Servizi Energetici, una società che, tra le altre cose, incentiva economicamente la produzione di energia tramite fonti rinnovabili), con il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico, il portale denominato “Corrente” è stato un successo: a circa un anno dalla data della sua presentazione ufficiale conta più di mille iscritti tra aziende e partner attivi nel settore delle energie pulite, raggiungendo un esito molto positivo per quanto riguarda il suo obiettivo: l’incremento di investimenti, ricerca e occupazione nella Green Energy. Le varie aziende attive nel network, tra cui citiamo la Helios Technology e la Edison, sono dislocate su tutto il territorio nazionale, con un (prevedibile?) picco rappresentato dalla regione Lombardia, e operano nel campo dell’energia idrica, geotermica, solare ed eolica, e nelle biomasse; l’unica regione assente pare essere la Valle d’Aosta. Oltre alla promozione delle aziende, a cui il sito (raggiungibile cliccando qui) offre visibilità tramite una ricerca intuitiva, vi sono aggiornamento periodici su novità, eventi e programmi inerenti alle energie alternative, oltre alla pubblicizzazione di bandi nazionali ed internazionali. Non sono inoltre da sottovalutare i progetti poroiuygtati avanti da e attraverso il portale: a tal proposito riportiamo il progetto “Masdar City”, in collaborazione con RSE (Ricerca sul Sistema Energetico), sulla costruzione, nel territorio degli Emirati Arabi Uniti, della prima città al mondo totalmente indipendente dal carbonio, e facente affidamento esclusivamente sulle energie rinnovabili. Dunque, pare che la piattaforma possa essere davvero un trampolino di lancio per le aziende “pulite” italiane, sia per quanto riguarda mercato nostrano, sia a livello economico mondiale. A tal proposito si è espresso Emilio Cremona, il presidente del GSE: “Ci è sembrato opportuno lanciare un progetto come Corrente, uno strumento importante per l’arricchimento di idee nella direzione di sviluppo delle rinnovabili”.
Pare dunque che anche l’Italia stia recuperando terreno per quanto riguarda un rispetto duraturo (e pur sempre conveniente) dell’ambiente, promuovendo e sostenendo le tecnologie rinnovabili, per produrre l’energia a noi necessaria senza continuare a deturparlo inutilmente. Dopo gli scandali delle ecoballe napoletane, inizialmente destinate agli inceneritori per la produzione di energia elettrica e poi riscoperte mix letale tra rifiuti urbani e scorie radioattive, uno sguardo serio verso una più lungimirante politica energetica (e una definitiva svolta, tramite rottura netta con un passato inglorioso) sarebbe gradita e auspicabile, quanto necessaria.

Germana de Angelis