Ancora innovazioni nel campo dei trasporti: arriva l’auto ad aria compressa

Lo spauracchio del caro-carburante, con le ulteriori tassazioni proposte per finanziare la ricostruzione e gli aiuti alle aree colpite dai recenti terremoti che stanno scuotendo il nostro Belpaese, foto newssembra più vicino e spaventoso che mai, e ben lungi dall’essere fugato. Invece, contro le più nere aspettative, potrebbe a breve essere sconfitto in un soffio… anzi, con un soffio. È infatti di aria che si nutrirà AirPod, il primo modello di veicolo ad aria compressa, risultato della collaborazione, partita nel gennaio del 2007, tra Tata Motors e l’azienda lussemburghese Motor Development International (nota come MDI); tuttavia AirPod, che sarà dotato di una modesta potenza di circa 10 CV, sufficiente a fargli raggiungere una velocità massima di 80 km/h, è solo la punta dell’iceberg: alla sua uscita seguiranno infatti i “fratelli maggiori” AirOne e AirCity, equipaggiati rispettivamente con un motore di circa 20 e 34CV, che si tradurranno in una velocità massima di 100 e 130 km/h; il tutto, con la promessa di percorrere 100km con un pieno, ad un costo che, parlando di carburante, ai tempi attuali al momento sembra ironicamente ridicolo: un euro.
AirPod avrà il vantaggio di poter essere guidata anche da 16enni e, in seguito, 14enni, prendendo il posto delle “vecchie” macchinine 50 a benzina; tuttavia, pare che sia prevista una variegata gamma di veicoli ad aria compressa, pronti a sostituire autobus, veicoli commerciali e persino trattori. L’innovativo mezzo di trasporto può tranquillamente essere ricaricato a casa e, a sua volta, può fornire energia a quest’ultima in caso di blackout, fungendo da generatore d’emergenza; impiegherà tre ore per la ricarica casalinga, e due minuti in una stazione di servizio.
Comunque, una domanda sorge spontanea: l’enorme vantaggio dell’essere liberi dal giogo del carburante, e poter finalmente dormire sonni tranquilli e non turbati dalle preoccupazioni legate alle oscillazioni del prezzo dell’oro nero, a sua volta, quanto costerà? La risposta regala un altro sospiro di sollievo: l’innovativo quadriciclo costerà infatti circa 7000 euro, prezzo mantenuto basso anche grazie alla scelta di non fare uso di concessionarie, bensì di vendere il prodotto direttamente dalla fabbrica, eliminando inutili costi legati alla commercializzazione. In Italia si prevede la costituzione di circa venti stabilimenti, che avverrà nel 2013, dopo il debutto delle MDI sul mercato francese, il primo che vedrà l’affacciarsi dei nuovi veicoli (prontamente seguito dal resto dell’Europa).

Germana de Angelis