NAPOLI, TERRA DI MUSICA

Applausi a scena aperta per lo spettacolo ideato e diretto dal maestro Landolfi, che mette in scena una Napoli che fu attraverso le giovani voci di oggi

Un omaggio a Napoli, alla Napoli celebrata dalla migliore tradizione artistica da Viviani a Sergio Bruni. Un omaggio ad una “Terra di musica”, così ben orchestrato, che ha coinvolto il pubblico trascinandolo idealmente nelle canzoni e nei quadri rappresentati magistralmente  da un filo conduttore dalla  voce narrante di Rita Montes,  che ha introdotto gli spettatori guidandoli nel contesto storico espressione della canzone o del pezzo di cabaret.  Il direttore artistico Antonio Diana, a stento cela l’entusiasmo per la platea gremita del Teatro MadreArte. Domenica sera c’era il tutto DEROSA 3esaurito per lo spettacolo ideato e diretto dal  maestro Antonio Landolfi, componente della giuria del premio “Villaricca Sergio Bruni. La canzone napoletana nelle scuole”, promosso dalla Pro Loco e dal Comune di Villaricca. Una serata evento che ha portato in scena, attraverso un percorso storico, un concerto-spettacolo, iniziato con il più antico e famoso canto popolare del 1200 “Iesce sole”. Si sono susseguiti scroscianti applausi a scena aperta, per il ricco e variegato escursus di canzoni di vari periodi della storia e della canzone napoletana fino ad arrivare all’epilogo della seconda guerra mondiale con “’O surdato ‘nnammurato”.Con un sottofondo di eleganti arrangiamenti del maestro Landolfi al pianoforte, il pubblico ha ascoltato con piacere “Tammurriata Nera”, oppure “So’ bammenella ‘e coppe ‘e quartiere” e si è fatta trascinare dal ritmo delle note della famosa “Rumba de’ Scugnizzi” solo per citare alcune dei più rappresentativi canti, prose, poesie e numeri di varietà di Raffaele Viviani incluse nello spettacolo in omaggio al grande autore e attore partenopeo. Il concerto-spettacolo ha schierato in scena, quali interpreti dei circa venti  brani in scaletta,  il tenore Sergio Casalino e il soprano Anna Caso. Sulla scena anche tre voci adatte a brani più popolari: Alessandra Venturini ed i gemelli  Antonio e Domenico Frate interpreti di una magistrale “Chiappariello”. I giovani Frate, vincitori della quinta edizione del “Premio Villaricca Sergio Bruni” si sono cimentati positivamente nella recitazione, dimostrando di avere presenza artistica e scenica. Da evidenziare una inusuale  “Carmela”, la mitica canzone del  maestro Bruni,  cantata con un filo di voce e fischiettata nel ritornello.  “Avere la certezza che c’è il talento, quello vero, quello che avevamo intuito, quando hanno partecipato al Premio Villaricca Sergio Bruni”, ci rende particolarmente orgogliosi. – dice il presidente De Rosa- I fratelli Frate, anche stasera hanno dimostrato di essere davvero bravi. La Pro Loco gli sarà sempre vicina nella crescita personale ed artistica”. Il maestro Antonio Landolfi ideatore dello spettacolo, forte di grande esperienza maturata nel campo artistico e motivato dalla convinzione che il fascino della “napoletanità” si formi nel rispetto della sua tradizione, ha elaborato lo spettacolo partendo da una ricerca accurata sul concetto della cultura napoletana a cui ha creato un ordito essenziale capace di innescare la  partecipazione emotiva e riflessiva dello spettatore, attraverso un modo originale e inusuale di fare spettacolo e musica senza nello stesso tempo senza assolutamente tralasciare i principi indispensabili.“Terra di musica si propone di riscoprire la cultura artistica partenopea che purtroppo un po’ si è persa nel tempo a causa, principalmente, di una stolta inosservanza e di una progressiva devianza da quei canoni rigorosi che contraddistinguono, invece, il teatro e la canzone napoletana tradizionale”, sottolinea il Maestro, pilastro del “Premio Villaricca Sergio Bruni. La canzone napoletana nelle scuole”, che ha sempre l’arduo compito di educare alla musica i giovani talenti come i gemelli Frate, che studiano seriamente da anni. Entusiasta della serata anche il nutrito  parterre tra cui il sindaco di Villaricca Francesco Gaudieri, l’assessore alla Cultura,  werGiovanni Granata, il presidente della Pro Loco di Villaricca, Armando De Rosa,  il poeta Salvatore Palomba, il cantautore Mimmo Angrisano, l’economista Tommaso Di Nardo e tante famiglie inclusi i bambini. Dunque storia, tradizioni, canzoni e personaggi di una Napoli che fu e che ha tenuto la musica sempre in grande considerazione. Una realtà geografica in cui sono nati grandissimi compositori e sono state create opere musicali di fama mondiale, ma l’intensa passione napoletana per la musica non si limita certo alla sola musica classica. Anche lontano dai riflettori dell’alta società, la vita musicale napoletana è sempre stata ricca e variopinta, espressione stessa di un popolo che “se la canta” con ironia prendendo in giro se stesso ed il mondo intero.  E’ acclarato che a Napoli la musica è di casa, non solo perché celebri musicisti o compositori vi sono nati o hanno trovato ispirazione, ma perché, il popolo napoletano ancora oggi, è capace di essere “Terra di musica” a livello mondiale.

A cura di   Angela Fabozzi