Zidane: Blanc non è razzista

laurent-blancZinedine Zidane insiste e, dalle pagine (stavolta si tratta dell’edizione cartacea) del quotidiano sportivo francese L’Equipe, difende ancora a spada tratta il suo ex compagno di nazionale (insieme hanno vinto i Mondiali del 1998) Laurent Blanc. ”Voglio essere chiaro: io lo conosco bene – dice Zidane in una lunga intervista pubblicata oggi dal giornale – e non e’ certo razzista, basti pensare che la sua donne ha origini algerine. Si e’ semplicemente fatto trascinare in una discussione che si presta ad equivoci. Ma so per certo, perche’ ne abbiamo anche parlato, che lui e’ contro ogni tipo di discriminazione razziale”. Da quando e’ finito nell’occhio del ciclone per il caso delle ‘quote razziali’ ‘Zizou’ ha parlato con l’attuale ct della Francia? ”Certo – e’ la risposta – perche’ volevo capire quale sia stato il contesto nel quale sono state dette certe cose. Quando un amico ha un problema, il minimo che si possa fare e’ chiamarlo”. Alla domanda se Blanc debba dimettersi, Zidane risponde ”certo che no, ma posso dire che questa storia lo ha toccato”. NEWS_1252487107_zidaneSeguono poi diverse considerazioni a proposito dei centri di formazione allestiti, per i calciatori piu’ promettenti, dalla federazione francese e sul fatto che poi alcune di queste ‘promesse’, con doppia cittadinanza, scelgano di giocare per altre nazionali. ”La mia educazione e’ cominciata a casa – dice Zidane – ed e’ venuta dai miei genitori. E’ li’ che ho appreso i valori autentici, a rispettare la gente che mi stava intorno, e gli adulti quando io ero un ragazzo. E’ questa e’ una cosa che dovrebbe continuare ad esistere indipendentemente dal razzismo. La mia generazione rispettava gli anziani, ma oggi non so se si possa dire la stessa cosa”. Comunque secondo l’ex fuoriclasse, ”l’idea di selezionare e dei giocatori, e di discriminarli in base al fatto che abbiano una doppia nazionalita’, e’ semplicemente aberrante. Ai piu’ alti livelli devono arrivarci i migliori, punto e basta”. A Zidane viene fatto notare che tra coloro chiamati a scegliere fra due nazionali c’e’ anche suo figlio, ‘stella’ delle giovanili del Real Madrid, conteso da Francia e Spagna. ”Enzo ha solo sedici anni, ed e’ troppo presto per porsi questo problema. Dovra’ scegliere in tutta tranquillita’, quando si presentera’ il momento”. Lo Zidane simbolo della Francia multietnica ha mai avvertito del razzismo nella nazionale campione del mondo nel 1998? ”Questa storia del simbolo multietnico e’ un’invenzione mediatica. Quanto al resto, la nostra forza era che ci sentivamo un gruppo di compagni, la nostra forza era la mescola di bianchi, neri e berberi. E poi, semplicemente, eravamo i migliori giocatori in ognuno degli undici ruoli”

Fabio Iacolare