Un classico moderno

a1

L’articolo di questa settimana tratterà uno degli argomenti più delicati per un arredatore: il classico! Non sempre è facile adoperare uno stile classico, per l’arredo del proprio appartamento, i pezzi che ora sono d’antiquariato furono concepiti a loro tempo per le case di una volta. Presuppongono una serie di requisiti propri della struttura formale dell’appartamento, ambienti molto grandi, ma separati tra di loro, soffitti alti, mura spesse, e soprattutto autenticità. Quando si parla di classico è molto sottile la linea che divide l’eleganza dal cattivo gusto. Soprattutto quando gli oggetti d’arredo, non sono autentici oggetti d’antiquariato, prodotti artigianalmente, ma delle imitazioni di pezzi classici, prodotti industrialmente, che hanno la pretesa di sembrare autentici. C’è da aggiungere che non tutti i mobili prodotti prima di un secolo fa, sono degli oggetti d’antiquariato. Spesso si pretende di esibire una vecchia credenza presa a casa della nonna, come un mobile antico, non rendendosi conto che tra antico e vecchio c’è una grande differenza, e quello che rivendica di essere un ambiente classico diventa un ambiente pesante e magari anche un po’ “tresh”. Esiste inoltre la difficoltà nel dare omogeneità di stile ai vari ambienti della casa. Non è facile arredare in modo classico ambienti come le cucine, o soprattutto i bagni, che nelle case moderne hanno una rilevanza fondamentale, ma che non trovano riferimento in autentici arredi d’epoca, in quanto fino a poco più di mezzo secolo fa, erano considerati locali di servizio, spesso addirittura esterni alle abitazioni. Le cucine poi, erano di competenza della sola servitù, quindi, “non degne” di una particolare attenzione nel loro decoro e nel loro arredo. La sfida di a2ia3ntegrare in modo coerente, ma moderno, la stanza da bagno, in un abitazione stile classico, è stata degnamente superata dall’azienda Devon&Devon, che rivisita alcuni pezzi storici dell’arredo, ponendo la propria attenzione alle moderne esigenze di funzionalità e comfort. La raffinatezza sta nel fatto che gli oggetti non pretendono di essere degli autentici d’epoca. Essi esprimono infatti la propria modernità nell’uso di materiali a vista attuali, come l’acciaio e l’alluminio. Ma il loro design è fedele alle più morbide ed eleganti forme e proporzioni proposte nei secoli scorsi. Il bagno diventa in questo modo un raffinatissimo ambiente dedicato al culto del benessere privato, in cui si respira un’atmosfera classicheggiante, che magistralmente si integra alle moderne tecnologia e confort richieste oggi dal mercato. Un’altra azienda leader nel rivisitare con raffinatezza il design classico è la Molteni. Il moderno divano Primafila, del designer Luca Meda, dona il calore classico ad un ambiente moderno, e la leggerezza del moderno ad un ambiente classico. La Sedia Teatro di Aldo Rossi, che si ispira addirittura a proporzioni Vitruviane, ma che rispetta il periodo razionalista in cui è stata progettata, si presenta oggi come un pezzo d’ ”antiquariato” e “modernariato” allo stesso tempo.

In conclusione è da aggiungersi che il classico è qualcosa che non si concilia con l’economico.

Se non si dispone di oggetti autentici bisogna quindi scegliere qualcosa che richiami forme classiche ma che non abbia la pretesa di sembrare un autentico antico. La raffinatezza non coincide mai con l’ostentare qualcosa che non si possiede. Un divano finto barocco, che vuole sembrare autentico è come una settantentenne che vuol sembrare una diciottenne.

A cura di Mario Criscitiello
Studio Baccanico&D’Anna architetti
www.baccanicoedanna.it.