Sperlonga

“La pètite ville blanche”

Fu Raf Vallone, attore e divo del cinema degli anni ’50 a scoprire la piccola Sperlonga, elevandola a mèta del turismo internazionale. Invitava personaggi del jet- set, il cosiddetto “mondo dorato”nella sua caratteristica casa fattasi cultura 4costruire a picco sul mare. Nel bel mezzo degli anni ’50, lungo quelle stradine tortuose che diradano verso il mare, si notavano personaggi come Marlene Dietricht, il commediografo Arthur Miller, lo scrittore Albert Camus, il regista Luchino Visconti, il visionario Andy Wharol e la bellissima Brigitte Bardot. Tutti attratti dall’incantevole bellezza dei luoghi e da quella luce che trasformava i colori del paesaggio in emozioni.  Raf Vallone si innamorò di questo angolo di paradiso quando girò il film “non c’è pace tra gli ulivi” insieme alla seducente Lucia Bosè. Sperlonga si raggiunge percorrendo per intero la via Flacca, una strada statale,  un laboratorio di botanica a cielo aperto, dove la macchia mediterranea trova la sua collocazione originaria. Le origini di Sperlonga si perdono nei meandri della storia e ci conducono nella leggenda omerica, nel mito di Ulisse che acceca Polifemo, nella Roma imperiale di Tiberio, che sfuggito ad un agguato lascia per sempre l’amata Sperlonga, per rifugiarsi nella primitiva Capri.

cultura 2Oggi la “bianca Sperlonga” è una mèta mondana di prim’ordine, sonnolenta d’inverno ma vivace dalla primavera all’autunno, dove un turismo non occasionale riempie la magia dei suoi luoghi e le sere d’estate trascorrono comodamente per i turisti che amano restare a godere della frescura che arriva dal mare standosene seduti in piazzetta, davanti ad un long drink. Questa piazzetta non meno famosa di quella caprese, è il simbolo di quella mondanità antica, dove il cicaleccio vacanziero non è mai frastuono.  I bar all’aperto e i piccoli negozi che espongono mercanzia artigianale la perimetrano per intero, dopo il tramonto è un gioco di luci e ombre. Tutt’intorno un mare azzurro e limpido, tra i più puliti d’Italia, che per ben tre volte ha meritato la bandiera blu di Goletta Verde per la qualita’ delle sue acque. Tante le barche da diporto che affollano il suo porticciolo, mentre la flotta della sua marineria di pescatori assicura un ottimo pescato giornaliero ai vari ristoranti presenti. E’ un sentimento diffuso definire Sperlonga un sogno omerico tra il cielo e la terra, non solo nel firmamento della letteratura.

A cura di Salvatore Cutolo