Scamardella Trionfa al Leon D’oro di Venezia

Di Laura Caico
Un impegno lungo una vita. La passione per la propria terra e l’abilità di approfondire la tradizione gastronomica locale e regionale ha portato il Presidente di Confcommercio Pozzuoli Nicola Scamardella ad ambiziosi traguardi, certificati dall’assegnazione del Leone d’Oro al Merito 2025: il prestigioso riconoscimento, attribuitogli nel corso di una fastosa premiazione svoltasi a Venezia, presso il Palazzo della Regione del Veneto, ora troneggia nel suo celebre locale in via Giacomo Matteotti, affacciato sul Lungomare di Pozzuoli.
Infatti, il “White Chill Out” espone l’agognata statuetta – che tanti ristoratori vorrebbero poter sfoggiare – a testimonianza della “sua eccellenza imprenditoriale nel settore della ristorazione a Pozzuoli e per l’altruistica e appassionata valorizzazione dei Campi Flegrei” come ha ben detto il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni – intervenuto all’evento con l’assessore alle attività produttive del comune di Pozzuoli Titti Zazzaro e con l’imprenditore Lino Trincone – inaugurando la Cena celebrativa organizzata per onorare Nicola Scamardella e per presentare il nuovo menù estivo 2025 dello Chef Alessio Galati: il primo cittadino, sottolineando il valore di una storia familiare nella ristorazione lunga tre generazioni (iniziata con il nonno Nicola, proseguita con papà Salvatore, fino a Nicola Scamardella) ha voluto consegnare all’emozionato Nicola il primo riconoscimento ufficiale del Comune di Pozzuoli a un’attività commerciale.
“E’ stato un segno di gratitudine per l’impegno e i sacrifici profusi in un momento storico complesso segnato dal bradisismo” ha dichiarato la giornalista e addetta stampa Veronica Caprio che ha realizzato la serata- evento in tandem con Tiziana Portanova, direttrice dell’agenzia di marketing e comunicazione Tipi Social che cura l’immagine del ristorante con sagace intuizione: molti consensi anche per le innovative ricette dello chef palermitano – alla guida della cucina da oltre tre anni – che ha presentato in anteprima il suo nuovo percorso gastronomico basato su ingredienti mediterranee Gli invitati hanno potuto constatarlo assaporando le delizie del menu, aperto da una strepitosa serie di stuzzichini che si richiamano alla vocazione originaria del locale nato come antipasteria, accompagnati da vini selezionati dei Campi Flegrei, tra cui etichette delle Cantine Astroni, Salvatore Martusciello e Tenuta Jossa. Tra i piatti più apprezzati – oltre ai superlativi vassoi di crostacei, ostriche e frutti di mare crudi – ecco l’Insalata di mare con polvere di basilico e gel di limone, la Catalana di astice classica, il Calamaro ripieno all’Amalfitana con patata liquida e chips di zucchine, l’eccezionale spigola fritta con pane e pinoli tostati, il sautè di vongole veraci con bergamotto spray: altrettanto interessanti il Riso scampi e lime, l’Orata scottata con polvere di carboni e peperoncini verdi e il dolce finale rappresentato da una favolosa Caprese “tra Napoli e Noto” con pistacchio, mandorle e cioccolato bianco e da uno squisito tiramisù con caramello salato.
«Questo riconoscimento non è solo mio – ha dichiarato Nicola Scamardella – ma appartiene a tutti coloro che credono nel valore della nostra terra: è frutto di un percorso collettivo, che condivido con la mia famiglia, la mia squadra, i miei clienti e con tutti coloro che ogni giorno mi sostengono e voglio dedicarlo ai Campi Flegrei, perché continuino a rinascere e a farsi conoscere nel mondo.”
Dopo gli applausi e le foto di prammatica, si è svolta la fantastica cena, tra brindisi e risate, in un’atmosfera di grande cordialità: in chiusura, il valente ristoratore ha aggiunto “Un ringraziamento particolare va a mia moglie, che ha saputo accompagnarmi con pazienza, forza e dedizione anche nei momenti più difficili: questo premio è anche suo. E grazie a Tiziana Portanova, che con il suo lavoro instancabile ha dato voce e forma alla nostra identità, aiutandomi a raccontare al mondo chi siamo davvero. Voglio anche evidenziare come i Campi Flegrei siano una condizione dell’anima, una terra che respira, che vive, che si muove sotto i nostri piedi col bradisismo, ma che non ha mai smesso di regalare bellezza, risorse e forza. È un vulcano che ci mette alla prova, ma ci forgia. Ogni piatto che esce dalla mia cucina è un tributo a questa meraviglia inquieta che chiamiamo casa.”