Salute: Emergenza obesita’ pediatrica, record Campania 49 %

Colpisce un bambino su tre in Italia, con punte regionali del 49% (Campania, seguita dal 39% della Calabria e dal Lazio con il 31%). E’ l’obesita’, problema alla cui base si trovano sia fattori ambientali, sia OBESITA 2genetici. Se poi si considera che l’obesita’ porta con se’ un aumento di patologie connesse, la situazione si fa ancora piu’ critica: i bambini ed i ragazzi obesi, gia’ destinati ad essere degli adulti obesi, soffrono in molti casi sin dall’eta’ infantile di ipertensione, ipercolesterolemia, steatosi epatica (fegato grasso) o di iperinsulinemia, anticamera del diabete e di altre patologie.

Per i casi piu’ gravi pero’, spesso non c’e’ tempo di aspettare gli esiti di un cambiamento di alimentazione e di stile di vita (una azione culturale di lungo periodo) ed e’ quindi necessario l’intervento chirurgico.

Riduzione dello stomaco (sleeve gastrectomy), bendaggio gastrico, bypass gastrico, palloncino intragastrico: sono le procedure piu’ all’avanguardia per quanto riguarda la cura chirurgica degli adolescenti affetti da obesita’ e che sono al centro del confronto da parte dei massimi esperti di chirurgia pediatrica, riuniti in questi giorni a Roma per il secondo congresso congiunto EUPSA (European Paediatric Surgeons Association)-BAPS (British Association of Paediatric Surgeons) organizzato in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’.

OBESITA 3La chirurgia dell’obesita’ fino a pochi anni fa era destinata unicamente alla popolazione adulta ma l’affinamento delle tecniche chirurgiche ed anestesiologiche e la diffusione epidemica del problema hanno spostato l’attenzione del chirurgo verso l’eta’ adolescenziale. Interrompere il trend dell’obesita’ e del fegato grasso significa evitare un accorciamento dell’aspettativa di vita di 15 anni in un bambino.

Laddove le abituali indicazioni dietetiche e comportamentali non portino ad un dimagrimento sufficiente nell’adolescente, il palloncino intragastrico e’ una delle soluzioni interventistiche che presenta i maggiori vantaggi per il paziente: si tratta del posizionamento all’interno dello stomaco per via endoscopica (quindi poco invasiva) di un palloncino di silicone riempito con 500/600 ml di soluzione fisiologica. Cosi’ facendo, la sensazione di fame del ragazzo diminuisce sensibilmente con effetti immediati sulla quantita’ di alimenti ingerita. Oltre ad essere poco invasiva, questa tecnica – utilizzata presso il Bambino Gesu’ da oltre dici anni – ha il vantaggio di essere completamente reversibile semplicemente rimuovendo il palloncino. Essa puo’ favorire l’acquisizione, da parte dei ragazzi, di corrette abitudini alimentari e comportamentali per uscire dal tunnel dell’obesita’.

Altra tecnica estremamente efficace e poco invasiva e’ la riduzione gastrica laparoscopica (sleeve gastrectomy) che consiste nel ridurre drasticamente il volume della cavita’ gastrica con conseguente precoce insorgenza del senso di sazieta’. Nei casi di maggiore gravita’ , in cui si preveda una totale OBESITA'1mancanza di collaborazione da parte del paziente come accade ad esempio in alcuni ragazzi affetti da sindromi genetiche, si potra’ proporre un intervento piu’ complesso, denominato diversione bilio-pancreatica, in cui si produce una forma di malassorbimento artificiale capace di impedire la corretta digestione del cibo favorendo dimagrimenti molto consistenti. Si tratta di tecniche finora utilizzate dall’adulto e quindi all’avanguardia in campo pediatrico.

L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ – vero avamposto sul fronte della prevenzione, della cura e della ricerca contro il forte sovrappeso e l’obesita’, ha avviato un programma di selezione dei primi candidati italiani a beneficiare di queste tecniche risolutive.

L’incontro mondiale si sofferma anche sulle cosiddette ”sindromi dei ricchi” (ad esempio il morbo di Chron o la rettocolite ulcerosa) che possono insorgere in chi mangia eccessive quantita’ di cibo a scarso tenore di fibre ed elevato valore nutritivo. Un nuovo fronte di indagine e di cura che va ad aggiungersi all’ormai consolidato binomio cibo spazzatura-grasso.