Salento

1Sole, mare e vento: tuffi nell’acqua cristallina. Di giorno, pace e silenzio; di notte, musica e frenesia al ritmo della taranta. Questo è il magico mondo del Salento, dove l’estate sembra non finire mai.

La Taranta, anche a causa del festival di musica popolare salentina che ha il suo clou proprio nel mese di agosto, è attrazione fatale anche per chi non è nato da queste parti. Ogni concerto, quindi, rischia di diventare un affollato assembramento nel quale si suda e si soffre per la calca. Ma c’è a chi piace.

Originariamente dedicato al pinguino boreale, ormai estinto, con fossili marini e resti di mammut, il Museo di Paleontologia di Maglie, di indiscutibile valore scientifico, sembra un brutto tiro giocato nell’estate pugliese. Difficile che dopo spiaggia e sole venga in mente di visitarlo. Ma a metà strada fra Otranto e Gallipoli, il paese ha mille altre attrattive.

2Ogni terra ha le sue “crudeltà” gastronomiche. Nel Salento è tradizione mangiare lo spezzatino di cavallo, che ha anche numerosi estimatori. Si può riconoscere dal colore scuro della carne. E comunque, se si soffre il genere, meglio informarsi prima di trovarselo nel piatto.

“Salentu: lu sole, lu mare, lu vientu”, recita l’antico proverbio. Questa è terra di Slow life, di ritmi tranquilli e rallentati, almeno finché splende il sole. Poi la notte può diventare frenetica, ma solo per chi desidera viverla così. Per gli altri, la tranquillità è comunque garantita. Basta scegliere.

Pescoluse, provincia di Lecce, è una delle spiagge libere più belle del Salento: dune coperte di acacie e gigli selvatici, sabbia finissima e un mare con fondali bassi che alcuni, senza sbagliare troppo, vogliono paragonare alle Maldive.

Le Dune di Campomarino di Maruggio, cinque chilometri di straordinaria bellezza, profumata di timo e ginepro. Nessuno stabilimento sulla sabbia dorata.

3L’happy hour del Lido Coco Loco a Torre San Giovanni, nella marina di Ugento, è palcoscenico di allegria e balli sfrenati, sulla spiaggia, sulla battigia, sulle scale, sui lettini. Sotto i grandi ombrelloni si può creare un privé. Per quest’anno è passata, ma se capita vale la pena seguire a Ferragosto la processione di barche con la statua della Madonna.

La parmigiana di melanzane è, nell’elaborazione salentina, la più ricca e gustosa d’Italia. Prevede fettine di uova sode, mozzarella, mortadella e polpettine di carne. Molto più che un piatto unico. Come la zuppa di gallipolina, mix di scorfani, tordi, pesci preti, pezzi di razza e pescatrice, tranci di cernia, grongo, saraghi, pagelli, con aggiunta di seppie, cozze e gamberi. E se vi sembra troppo “leggera”, si serve con pane casereccio. Fritto.

Le stradine di Porto Badisco, che si dice sia stato approdo di Enea, offrono la tentazione dei ricci di mare, venduti appena pescati. La preghiera alla Madonna de Finibus Terrae è sogno di molti fedeli.

4Lo Zen Gallipoli è apprezzato ritrovo mondano senza soluzione di continuità: stabilimento, bar con veranda minimal-chic, insalate e freselle a pranzo, musica lounge di sera.

La Spiaggia di Torre Lapillo, poco lontano da Gallipoli, è fra le più belle della Puglia, ma anche d’Italia, con spettacolari, piccole dune che la proteggono dal vento di terra. Mare tropicale. Chiringuito e chiosco in spiaggia.

Stanchi del mare? Sapori di terra – anche – alla Masseria Gattamora, nell’entroterra di Otranto: la tria, tipica pasta di semola di grano duro del Leccese, passata di legumi con rosmarino, splendide carni.

Il bagno al tramonto al Samanà Beach di Porto Cesareo, lido con ombrelloni di paglia, lo stile vuole richiamare Bali e l’Indonesia e divanetti sistemati nella pineta. Sabbia candida, mare come si sogna, musica lounge, cocktail. Un altro mondo.

Il Quartiere Latino di Gallipoli, disco scenografica affacciata sul golfo. Il Gibò di Gagliano del Capo e il Malè, vero tempio notturno a Santa Cesarea Terme, dove è molto frequentato anche il Caicco. Piccole deviazioni da ore piccole verso il Divinae Follie di Bisceglie. Nato nel 1990, resta ancora fra le più grandi discoteche del Sud.

Roberta Morano