Quattro passi nella storia: Il Palazzo della Starza Regina.

Dopo sette secoli di vita il Palazzo della Starza Regina di Somma Vesuviana (comunemente chiamato “masseria”) conserva ancora il suo antico splendore. Oggi appare ridimensionato nel suo perimetro storia 1originale e la sua corte è un pullulare di bambini festanti che si rincorrono ignari della sua grandezza d’un tempo. Percorrerlo è come passare indenni attraverso la storia, qui tutto trasuda di storia, le sue mura, i suoi archi di piperno splendenti, gli ambienti un tempo dedicati allo stallaggio oggi trasformati in botteghe che offrono vino o ricovero per deposito di attrezzi agricoli, un ristorante, una pizzeria e altre attività commerciali in genere. Oggi la proprietà è costituita da diversi soggetti, i suoi occupanti gente comune di un condominio davvero speciale, inconsapevoli della sua memoria storica. Somma Vesuviana forte della sua aria salubre favorì la costruzione dello storico palazzo per volontà della regina Giovanna, come la costruzione della chiesa Santa Maria Del Pozzo, realizzata per ex-voto dopo un disastroso alluvione.

storia 2Se si vuole essere rapiti da un’emozione basta visitarlo di sera e subito ci si sente trasportati nel tempo che fu. E’ come sentire uno sferragliare di carri e di armature, di carrozze e di cavalieri in armi. L’ultimo principe, viticultore-vinaio per amore della sua terra, il cavaliere don Antonio, abitante da una vita al suo interno e quando gli chiedi notizie della sua “masseria”  si commuove guardando quella corte che lo ha visto bambino correre felice inseguendo un sogno. Poco lontano una scoperta di straordinario interesse archeologico: la Villa Augustea, oggi purtroppo oggetto di una disputa relativa al finanziamento economico tra il Ministero dei Beni Culturali italiano e l’Università di Tokio per continuare una campagna di scavo che ha prodotto grandi risultati. Come valorizzare questi tesori “nascosti” e condurli nei circuiti internazionali turistici di interesse archeologico-storico-culturale?

La politica non ha risposte in merito, perché non ha ne idee ne progetti, per non parlare di supporti finanziari. Va ricordato quello che sta accadendo a Pompei, sito archeologico universalmente riconosciuto come uno dei più importanti al mondo, dove prima l’incuria dell’uomo poi il disinteresse delle istituzioni stanno polverizzando questo immenso patrimonio archeologico. Cosa si potrà insegnare alle nuove generazioni se quella presente ha fallito?

La risposta passa ai grandi gruppi privati, banche o holding che siamo, che volentieri fanno il bello o il cattivo tempo.

A cura di Salvatore Cutolo