QUANDO UN REGISTA ILLUMINA IL PALCOSCENICO: ANGELO MIRISCIOTTI – VEDI IL VIDEO

c2Il teatro è per definizione un insieme di discipline che convergono a concretizzare uno spettacolo ovvero l’esecuzione di un evento spettacolare dal vivo. Quando si rappresenta una storia tramite uno scritto detto testo e delle scene, abbiamo la recitazione o Arte Drammatica.“Recitare” in italiano significa usare la “finzione” ma, se andiamo a vedere per esempio nella lingua ungherese “recitare” equivale a giocare, per i francesi è jouer, per gli inglesi to play. Questo significa che salire sulle tavole del palcoscenico e’ comunque, al di la’ della storia, un giocare, quindi ci si assume la responsabilita’ di divertire, perche’ c’e’ un pubblico tra le parti del gioco, che puo’ ritenersi riuscito se il pubblico stesso, che ne fruisce, risulta partecipe delle emozioni espresse dai giocatori/attori.
Quando si va a teatro ci si aspetta proprio questo, cioe’ il divertimento o il compiacimento dello spirito è questo il motivo per cui voglio presentarvi per i pochi che non lo conoscono il Teatro di Angelo Mirisciotti. Angelo Mirisciotti e’ attore e regista teatrale e questa e’ una definizione che gli spetta di diritto ma che cosa propone la sua attivita’? Questa e’ la domanda che dobbiamo porci e a cui dare una risposta in quanto ha prodotto ben 76 opere tra drammatiche comiche e storiche.
Egli e’ stato, tra l’altro, anche docente di Storia del Teatro e di Tecnica della Recitazione e Direttore Artistico e l’elenco sarebbe lungo ma mi piace ricordare come egli abbia “usato” il Teatro come forma di terapia alla disabilita’, quale ad esempio la balbuzie, aiutando diversi ragazzi accolti nei suoi corsi e questo credo sia un merito che vada sottolineato.
Le sue opere sono state portate da tante Compagnie teatrali in molte citta’ d’Italia e questo concorre a definire la qualita’, il pregio artistico, del regista Mirisciotti. I riconoscimenti che ha ricevuto nell’arco della sua carriera teatrale sono numerosi e importanti. Ne ricorderemo solo qualcuno: vincitore assoluto del Torneo Nazionale di Drammaturgia Applausi 2007 con la Commedia “Commissariato Stella” poi rappresentata nel 2008 dalla Compagnia Teo Teocoli e dalla Compagnia Punto e Basta; riconoscimento e medaglia del Consolato Italiano di Maracaibo (Venezuela) per la messa in scena in lingua spagnola dell’Opera “Garibaldi” in occasione del bicentenario della nascita dell’Eroe dei 2 mondi; vincitore assoluto del Torneo Nazionale di Drammaturgia Applausi 2008 con la

teatro 1commedia “Rifiuti”; vincitore con menzione speciale del Concorso di Drammaturgia F. Romano 2008 con la commedia “De Profundis”; e l’elenco sarebbe troppo lungo se volessimo menzionare tutti i suoi premi.Le sue opere sono lo spaccato tragicomico della nostra societa’ e per questo sono un misto di realta’ oggettiva e di emozioni vissute a seconda del momento storico e dell’ambiente a cui appartengono, quindi la rappresentazione della storia squarcia sulla vita in un determinato luogo, in determinate condizioni storiche e naturalmente umane. Questo e’ il Teatro di Angelo Mirisciotti e veniamo alla sua prossima rappresentazione al teatro Paradiso nelle date 14-15-16 febbraio il “Commissariato Stella”, opera già menzionata per i riconoscimenti ricevuti.
Vediamo brevemente la trama. Ci troviamo in un Commissariato di Polizia in un quartiere popolare di Napoli.I personaggi che si avvicendano sono, con accento teatrale, lo specchio curioso e a volte grottesco della realta’.I poliziotti, nonostante la veste ufficiale che li vorrebbe inflessibili, severi, risultano intrisi di quella napoletaneita’ che li rende affabili e piu’ vicini all’immagine dell’amico a

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cui rivolgersi piuttosto che all’agente in servizio,così è il sottoufficiale De Rosa.Il De Rosa, prossimo al pensionamento, vorrebbe risolvere i casi di competenza del suo Commissariato senza violenza e con umana comprensione, ma finisce con lo scontrarsi con una realta’ che non glielo consente, perché drammaticamente violenta.Un altro significativo elemento della commedia è espresso dal momento in cui il commissario Tortora, ufficiale integerrimo, si scontra con l’amara realtà che lo pone di fronte ad una figlia drogata e spacciatrice, quindi il suo spirito dilania sotto l’effetto dirompente di una realtà tanto vicina a lui e che, nella veste che ricopre quotidianamente, egli combatte. Dirvi come esita la storia significa farvi perdere il piacere di scoprire la risposta che ha dato l’autore e non alimentare la sana e irrinunciabile curiosita’.Il Teatro di Angelo Mirisciotti ci aspetta per divertirci ma anche per toccare con mano una cartolina artistica che ha per scena il tassello di un puzzle che è la vita.

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Bbrunella Postiglione