Plasturgies, la personale di Elisabeth Guerrier in mostra presso la Galleria Monteoliveto

IMG00133-20110427-1838Dita che affondano lentamente in un corpo maturo, mentre la consapevolezza del tempo che passa lascia spazio alla vanità di pose lordotiche, sinuose, affascinanti, avvolte da un gioco di chiaroscuri davvero conturbante, è “Plasturgies”, la personale di Elisabeth Guerrier in mostra presso la Galleria Monteoliveto fino all’11 maggio (infoline 081 19569414 – www.galleriamonteoliveto.it – galleriamonteoliveto@gmail.com). L’esposizione, sofisticata e accurata in ogni dettaglio, dall’allestimento alla scelta dei supporti che sostengono e racchiudono le fotografie, rappresenta un evento artistico, ma anche un importante elemento provocatorio nella consolidata società dell’effimero. «Trovo davvero assurdo pensare di poter fermare il tempo, pensare di rincorrere l’eterna giovinezza quando parte del nostro processo vitale è l’invecchiamento». È senza remore, senza preamboli e senza inquietudini che l’affascinante ed elegantissima artista francese nata in Normandia pronuncia la parola “invecchiamento”, perché in fondo è proprio l’invecchiamento che lei scardina e affronta con la forza concreta che solo le donne hanno. Quella stessa forza che le sue figure plastiche, contorte attorno alle dita o affamate di luce ma ben nascoste nel rassicurante buio, gridano disperatamente, perché con l’ironia di chi ha capito come vivere IMG00136-20110427-1853la vita Guerrier gioca con le paure che la consumistica società moderna incarna nella spasmodica rincorsa all’eterna primavera, a quell’aspetto patinato che ammicca nei piccoli schermi o scuote nella sala buia del cinema, o stride in sorrisi profusi al di sopra di scocciate e assuefatte mani. «Le opere di Elisabeth Guerrier rappresentano davvero una ricerca innovativa e stimolante, per questo -afferma Chantal Lora- non abbiamo esitato un attimo ad invitarla nel nostro spazio». Carré e frangetta dall’evidente sapore francese sono la cornice ad un volto che è pura grazia e ad uno sguardo che è un concentrato di sensualità, pazienza e intelligenza, questo l’aspetto di Elisabeth Guerrier, una donna davvero femminile, che ha fatto dello scorrere del tempo una missione: mai rincorrerlo, bensì anticiparlo, questo il segreto che elargisce attraverso le sue foto, che fermano un gesto tanto profondo quanto vanesio, sottile invadenza nello spazio candido della temporary gallery all’11 di piazza Monteoliveto. «La plasturgia è l’industria giovane, nata nella prima metà del XX secolo che studia e realizza i processi di trasformazione delle materie IMG00137-20110427-1853plastiche. L’artista -afferma il critico Christian Iorio nella sua presentazione-, giocando con la specifica terminologia di quei processi, intavola un dialogo con la cosmetica per offrirci opere senza pietà, ricche di un messaggio anche estetico su cui riflettere», una sorta di preghiera laica da ripetere con costante determinazione, senza perdere mai di vista quella leggerezza di calviniana memoria che sempre più spesso è affaticata da inutili elucubrazioni mentali.

Rosaria Morra