PER IL BENE DI TUTTI…

Cara Rossella,

LETTERA 1sono stata travolta, emotivamente e fisicamente, da una forte passione con un collega coetaneo. Questa storia, durata due anni, ha sconvolto la mia vita, ma anche tutta la famiglia, mio marito, i miei due figli ora adolescenti.  Pur essendo stata colpita da giudizi pessimi di parenti ed amici, mi sono autoassolta perché questa non è stata una sbandata, ma una grande storia di amore e passione e coinvolgimenti del genere sono rari . Mi chiederai allora, quale sia il problema. Bene, dopo i primi tempi, vissuti in modo idilliaco, lui si separa dalla compagna e inizia a pressarmi con le sue richieste di convivenza. Iniziano così i litigi, motivati dal fatto che io ancora non mi ero decisa a parlare con mio marito. Dopo un periodo di dubbi e tormenti,  lui scopre tutto ed inizia ad accanirsi in modo feroce nei miei riguardi, minacciando una causa per colpa con lo scopo di sottrarmi i ragazzi, ormai adolescenti. Un dialogo civile è impossibile ed anche col mio compagno le cose vanno di male in peggio, rivelando un carattere furioso, aggressivo, poco affettuoso, incline all’invettiva. Addirittura mi accusa di avergli rovinato la vita ed il rapporto equilibrato che aveva con la ex.  Ormai tutto è un tormento e nemmeno io ho più pazienza e comprensione di sopportare sfuriate e insulti da ogni parte. Comincio a dubitare di ogni mia scelta e i miei figli, rivelandosi comprensivi e maturi per la loro età, mi inducono ad un colloquio col padre, cercando di farci tornare insieme, per il bene di tutti. Ora viviamo da un anno in modo asettico, ma civile e rispettoso, però la cosa che più mi ha stupito aè la notizia che il mio ex compagno, tanto innamorato e sconvolto dal mio abbandono, si sposi a breve . E dire che mi stavo giocando tutto per uno che mi ha dimenticata così in fretta!

Alessandra

Cara Alessandra,

queste situazioni fanno riflettere che non esistono più valori. E se mancano i valori come può esistere l’amore, se questo é proprio uno dei valori principali su cui impegnare la propria vita? E come tentare di costruire la propria felicità sulle altrui sofferenze? Leggo con attenzione la tua lettera e mi chiedo cosa pretendi dalle persone…Che diventino fantocci nelle tue mani? Che si lascino gestire la vita a tuo piacimento? Viva i ” grandi amori” quando non sconvolgono le esistenze altrui ! “Amare”, nel vero significato dell’amore,é ben altra cosa. Puoi prendere abilmente in giro chi ti é accanto, ma non la tua coscienza che prima o poi presenterà il conto : ciò che in un primo momento regala piacere a danno degli altri, diviene tormento e veleno quotidiano, perché, mia cara, lo scotto si paga, é così che va la vita. E tu giã ti sei salvata perché ancora hai l’affetto dei tuoi figli che, per ora, non giudicano e perdonano, ed un marito forse troppo accondiscendente e, probabilmente,ancora innamorato. Perdona la durezza delle mie parole,ma penso che questo ” controllo” sulle altrui esistenze come l’aver deciso ogni cosa per le tue comodità e la tua stizza per il matrimonio dell’ex, denoti solo un profondo egoismo. La poca sensibilità ti impedisce di comprendere che anche gli ” altri ” hanno diritto ad un pò di serenitå e di luce nelle loro loro esistenze! Vuoi un consiglio? Rimetti a posto la tua vita, finché sei in tempo, senza continuare soffocarla con quella grande menzogna che tu chiamavi “amore”, ma che di amore non aveva nulla.

Rossella Argo

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