Nel Salento è di scena il Carnevale tra sacro e profano

La  Puglia dalle mille emozioni
Tanti appuntamenti aspettano i turisti nel Salento a partire dal carnevale alle cerimonie propiziatorie per att 1una ricca stagione estiva, passando per i riti religiosi pasquali.  Dalle grotte di Castellana, al centro storicodi Nardò, da Oria  alle Tavole di San Giuseppe di Giurdignano al Carnevale di Aradeo, sacro e profano si intrecciano per raccontare una terra ricca di incontri ed emozioni.

È la rivista di turismo e cultura del Mediterraneo, “Spiagge”  (www.mediterraneantourism.it), in partenariato con Regione Puglia, assessorato al turismo, Pugliapromozione, Comuni di Nardò, Aradeo, Oria, Giurdignano e Grotte di Castellana srl, che propone  il nuovo pacchetto turistico che è stato presentato nei giorni scorsi alla BIT di Milano. In una seguitissima conferenza stampa a presentare le novità 2014 del Salento  sono stati l’assessore al turismo, Silvia Godelli; il presidente dell’Associazione regionale pugliesi di Milano, Dino Abbascià; il sindaco di Castellana Grotte, Franco Tricase; il presidente di Castellana Grotte srl, Domi Ciliberti; l’assessore al turismo della Provincia di Lecce, Francesco Pacella; l’assessore al turismo di Nardò, Maurizio Leuzzi, il maestro ceramista, Agostino Branca e il direttore responsabile della rivista “Spiagge”, Carmen Mancarella.

Queste offerte saranno presentate sul territorio a fine febbraio ad un gruppo di giornalisti grazie all’impiego dei fondi europei PO Fesr 2007-2013, Asse IV, Linea di intervento 4.1, azione 4.1.2, messi a disposizione da Regione Puglia, assessorato al turismo.

att 2Tra le più originali proposte vi è il Carnevale di Aradeo dove tra il 2 e il 4 marzo si potranno ammirare i carri allegorici realizzati in cartapesta leccese e coordinati dai giovani del Gruppo carnevalesco aradeino “Oscar Tramacere”. A fare da cornice alle sfilate vi è un suggestivo centro storico costituito da palazzi gentilizi. La sera, scorre la movida, anche in pieno inverno, tra tantissimi locali che offrono cocktail e musica. Aradeo è peraltro la città della cantante Emma Marrone e dove ha vissuto per alcuni anni, Domenico Modugno, a cui è dedicato il teatro, cuore della vita culturale della città.

Il tour parte da Castellana, in provincia di Bari, famosa per le sue grotte (www.grottedicastellana.it). Scoperte 76 anni fa e visitabili tutto l’anno, regalano un crescendo di emozioni. Stalattiti, stalagmiti, cortine, colonne, preziosi cristalli si presentano ai visitatori con i loro mille colori. La prima grotta che si incontra è quella Grave, l’unica collegata con l’esterno ed a seguire tutte le altre, che si trovano ad una profondità media di circa 70 metri, che prendono i nomi dai primi esploratori: la Lupa, i Monumenti, la Civetta, la Madonnina, l’Altare, il Precipizio, il Corridoio del deserto, la Colonna rovesciata, il Corridoio Rosso, la Cupola fino ad arrivare alla Grotta Bianca, definita così per la ricchezza e il biancore dell’alabastro.  Due gli itinerari possibili da seguire: il primo di un chilometro dura 50 minuti, il secondo di 3 km dura circa due ore e non manca  un percorso attrezzato anche per i disabili. Castellana Grotte srl che gestisce le grotte, visitate nel tempo da 15 milioni di persone, ha ideato anche una serie di eventi culturali che danno ai visitatori l’occasione per ritornarvi.  Interessante sarà anche fare un giro nel centro storico di Castellana, borgo medioevale dominato da una cattedrale romanica e che in pieno inverno si illumina con i fuochi delle Fanove: più di 80 falò vengono accesi contemporaneamente per ricordare il miracolo della Madonna della Vetrana, che salvò i cittadini di Castellana dalla peste.

att 3Dal romanico al barocco si presenta ai visitatori la  città d’arte di Nardò in provincia di Lecce, con la tipica pietra leccese scolpita dai maestri scalpellini le chiese che impreziosiscono il centro storico della città: ricami di pietra, putti, santi che popolano facciate e altari. Dall’ariosa piazza Salandra, dominata dalla colonna dell’Immacolata, si dipanano le vie del centro storico, cuore culturale ed economico dell’area.  Da non perdere il panorama mozzafiato di Portoselvaggio, un parco regionale affacciato sul mare, a soli sei chilometri dalla città. Tra campi di terra rossa e fenomeni carsici come le “spunnulate” (laghetti di acqua salmastra generati da fiumi sotterranei il cui tetto è sprofondato) si arriva fino alla spiaggetta di Portoselvaggio dominata dalla Torre dall’Alto di Santa Caterina.

Nardò, città dell’accoglienza, è stata insignita della medaglia d’oro al valor civile dal presidente della Repubblica, Ciampi per l’accoglienza riservata a più di ottocentomila ebrei, che erano stati liberati dai campi di concentramento dalle Forze Alleate e che vennero all’epoca ospitati nelle case requisite di Santa Maria al Bagno prima di raggiungere Israele. Tra gli ospiti illustri anche Golda Meir. Oggi una casa con i graffiti realizzati da un deportato, Levi Miller, è diventata il primo Museo italiano della Memoria e dell’Accoglienza ricco di foto e documenti originali. È visitabile su prenotazione (tel. 0833. 83 08 08, www.comune.nardo.le.it).

att 5Ma se c’è una città dove fiorì una ricca comunità ebraica, questa è Oria, in provincia di Brindisi. Infatti questo borgo medioevale, che affascinerà per le sue viuzze arrampicate sulla rocca dove sorge il maestoso castello federiciano, ha dato i natali a Donnolo, un medico farmacista così famoso che a lui è stato dedicato il modernissimo ospedale di Tel Aviv. Gli ebrei arrivarono a Oria con la diaspora nel 70 e vi rimasero fino al 1300. Federico II scelse la città per attendere la sua sposa, Jolanda di Brienne, in viaggio dall’Oriente. I due si unirono in matrimonio nel 1225 nel Duomo di Brindisi, poco distante da Oria. Ma, naturalmente prima delle nozze, l’imperatore si dava a feste di addio al celibato, cacciava nella foresta oritana e soprattutto rese il castello di Oria la sua degna dimora, ampliandolo e rendendolo quanto mai sfarzoso. Il castello dominava e domina ancora oggi i Due Mari essendo costruito su uno dei tre colli della città. Federico istituì il Torneo dei Rioni, che gli abitanti di Oria rievocano ogni anno nel secondo week end di agosto con uno spettacolare corteo storico in costumi medioevali che ricordano l’arrivo dell’imperatore. Il castello, di proprietà privata, è visitabile grazie agli alunni dell’Istituto per il turismo della città ed ai volontari dell’associazione Legambiente (per prenotazioni iter.oria@libero.it).

att 4Oria è anche una città dalla profonda spiritualità e nel pacchetto turistico previsto si potrà  assistere giovedì 6 marzo al primo rito in Puglia dedicato alla Settimana Santa. La Statua di Cristo Morto, custodito nella chiesa delle suore benedettine, viene portata in spalla dagli iscritti dell’Arciconfraternita della Morte vestiti di nero, in una breve ma intensa processione che termina con l’ingresso di Gesù nella Cattedrale, poco distante. Il rito si ripete tutti i giovedì di marzo fino al Giovedì Santo. La domenica delle Palme i volontari del Gruppo di promozione umana portano in scena la Passione vivente.

Tra il 18 e il 19 marzo gli abitanti di Giurdignano, paesino a soli cinque chilometri da Otranto allestiscono invece nelle proprie case le Tavole di San Giuseppe. Si tratta di Grandi Tavole, ricoperte con tovaglie ricamate dove spiccano pani a forma di ruota e ben tredici pietanze: il pesce, simbolo del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci di Gesù, i ciceri e tria, pasta fatta in casa metà bollita e metà fritta con i ceci, che, con i suoi colori indica quelli del narciso e quindi l’arrivo della Primavera, le ncartiddhate, dolci fritti a forma di rosa e conditi con il miele, che ricordano le fasce di Gesù bambino.  Chi prepara le Tavole, invita parenti o amici che interpretano i Santi: la Sacra Famiglia (Gesù, San Giuseppe e Maria) se la Tavola è imbandita per tre; se la Tavola è allestita per 13 a prendervi posto è la Sacra Famiglia, composta da Maria, Giuseppe e Gesù  con Sant’Anna e San Gioacchino, Santa Elisabetta e San Zaccaria e Santa Maria Maddalena. Chi si siede alle Tavole diventa Santo. «Questa tradizione – spiegano il sindaco Monica Gravante e il vicesindaco, Gabriella Vilei –  è molto sentita a Giurdignano dove sono nate le Tavole di San Giuseppe per poi diffondersi in altri paesi del Salento come MinervinoeUggiano ».

att 6Nelle campagne di Giurdignano si avrà la possibilità di vedere ben 23 menhir (pietre stiliformi, che indicano il desiderio di arrivare fino al cielo) e 28 dolmen (tombe o altari) che risalgono a 16mila anni fa.  In particolare ad alcuni menhir sono state aggiunte delle croci oppure si è provveduto alla costruzione di una cappella ai loro piedi, come la cripta di San Paolo delle Tarante a Giurdignano, perché nel Salento, sacro e profano coesistono in un’affascinante e misteriosa simbiosi. Secondo gli organizzatori dei pacchetti dedicati a questi posti da favola si può alloggiare al B&b Casa Pasca in Via B. Pasca, 6, Minervino di Lecce (Le) Tel. 0836. 95 41 89; www.casapasca.it.

Per una sosta gastronomica, dove si può gustare la vera cucina salentina: il ristorante Lo Zio Tom in località Ciardo non lontana da Santa Maria di Leuca (tel. 0833. 76 78 70;  320. 29 90 740) con le imperdibili tagliatelle al ragù di mare presentate dallo chef Matteo Cordella www.ziotomleuca.com; ziotom@ziotomleuca.com; leuca2009@libero.it  e il ristorante la Grotta del Conte a Castro marina in via Duca del Mare ( tel. 0836. 94 3349; 349 08 31 123) famose le sagne ncannulate, la tipica pasta leccese, con gamberi rossi di Gallipoli al profumo di cannella www.grottadelconte.it; att 7info@grottadelconte.it

Souvenir golosi da prendere al volo sono da provare alle Delizie in contea a Castro Piazza Della Vittoria 10  (tel. 0836. 190 17 28; 320 74 64 795) www.delizieincontea.it;  delizieincontea@libero.it.

Se si è alla ricerca dell’artigianato locale di qualità lo si può trovare a Tricase (Lecce) alla Bottega d’arte Agostino Branca in via Tempio 32 ( 0833. 54 51 20)  branca@brancaagostino191.it.

a cura di Harry di Prisco