MARIA ROSARIA MALAPENA: A TESTA ALTA, NONOSTANTE TUTTO

219623_108879499198025_100002279275416_85516_7691460_oSabato 12 Novembre, in Via Giovanni Merliani presso la libreria Guida, l’associazione Insieme per la Rinascita, un movimento meridionalista ed antimafia, ha tenuto un incontro con la giovane scrittrice Maria Rosaria Malapena, nel quale si è trattato un argomento piuttosto sentito nella società odierna: le difficoltà che le nuove generazioni devono affrontare per poter insinuare le proprie tracce in un paese che spesso li sconforta e demoralizza, costringendoli ad abbandonare il loro luogo di nascita, le proprie radici, per cercare fortuna altrove.

Ma c’è chi resta e combatte ed un esempio è stato rappresentato proprio da Maria Rosaria Malapena, una ragazza diversamente abile che ha deciso di non rassegnarsi, ma di vivere la propria vita mettendosi in gioco quotidianamente, attraverso le sue poesie che vogliono essere un messaggio di incitamento e non di rassegnazione per tutti. Ha infatti presentato all’incontro il suo secondo libro “Al cuor non si comanda”, una raccolta di poesie d’amore.

Maria Rosaria Malapena, è una cittadina vollese, nata paraplegica, inizia a scrivere bussando alla porta di tutti gli editori di Napoli e Provincia, manifestando coraggio e donando speranza a chi non si lascia scoraggiare dagli eventi.

222359_113300892089219_100002279275416_120098_189502_nLa vittoria a livello nazionale ad un concorso di poesia, la incita a scrivere il suo primo libro intitolato “Ancora”, una raccolta di circa trenta poesie, attraverso il quale l’autrice sembra capace di tirare dal cassetto dell’anima i suoi pensieri, lasciando trapelare solo gioia e pace del cuore, nonostante le difficoltà che la vita le impone: “Ho pubblicato questi libri con l’intento di essere vicino e di aiutare le tante persone che hanno vissuto e che vivono un momento di difficoltà. Sono una donna che vive anche un disagio fisico, ma ciò non mi ha mai impedito di raggiungere i miei obiettivi, semmai solo di rallentare il percorso. Prima di sentirmi una persona diversamente abile, mi sono sempre sentita donna, figlia ed amica: ciò mi ha donato molto coraggio e forza per vivere serenamente e con orgoglio la mia vita”.

A cura di Flavia Sorrentino.