Libri: il giallo dell’onorevole trovato senza testa

Nel romanzo” (Leima edizioni, pp 271, euro15) e’ il libro d’esordio del regista siciliano Luciano Accomando, autore del film documentario sulle storie di successo degli immigrati in Sicilia, “Immagini dal vero”. Un noir, poliziesco che gia’ dalla copertina, che celebra le opere di Escher, suggerisce una lettura assai articolata, carica di intrigo, suspense e simbologie letterarie. Un moto perpetuo di indizi che l’autore semina tra le pagine, e si scopriranno essere logiche solo alla fine. “La patafisica e’ la scienza delle soluzioni immaginarie, dietro a un’apparente verita’ se ne celano molteplici altre”. A Panaro’, una fittizia localita’ siciliana, si e’ appena consumato un efferato omicidio. Il maresciallo Rosario Cala’, un personaggio bukowskiano dedito al vizio dell’alcol, una sera di settembre riceve la telefonata del brigadiere Giuffre’ che lo avvisa del ritrovamento di un cadavere. Il corpo martoriato e nudo appartiene ad un uomo, rinvenuto con “le mani aperte in segno di resa e il corpo seviziato da terribili torture”. Da subito, nessuno e’ capace di identificare la vittima perche’ il cadavere ha la testa mozzata, l’unico indizio interessante che si riesce a scovare e’ una voglia, un piccolo angioma che l’uomo possiede sulla coscia. Scattano le ricerche per recuperare altri indizi e, magari, anche la testa dell’uomo che si vedra’ in
seguito appartenere all’onorevole Calogero D’Amato “il politico
locale di punta, un uomo di eccelsa cultura che aveva fatto
della retorica la sua arma vincente”. L’ultima ad averlo visto e’
la moglie Selene che, ignara dell’accaduto, si reca in centrale
per denunciare la scomparsa del marito, uscito di casa la
mattina precedente per andare a Palermo “perche’ era stato
convocato dalla segreteria”.
Mentre in paese cominciano i preparativi per la festa del
santo patrono, Sant’Alfio, si sparge rapida la notizia
dell’omicidio. Tutti conoscevano l’onorevole e la gente comincia
a mormorare e ad emettere sentenze: perche’ e’ stato decapitato?
C’era forse la mano della mafia? Si e’ trattato di un’esecuzione?
Un regolamento di conti? Il maresciallo Cala’ non riesce a darsi
pace. Si accatastano, uno dopo l’altro, interrogativi senza
risposta, e nessuna pista valida. Durante le interrogazioni ai
parenti, amici e conoscenti vicini al defunto, si scoperchia il
turpe mondo sotterraneo dell’onorevole D’Amato. La moglie
Selene confessa la loro finta e ipocrita vita di coppia felice;
viene fuori la presenza della bella Gabriella Lo Verso, calorosa
amante dell’onorevole. Si scoprono questioni in sospeso anche
con il sindaco del paese, Ficarra, perche’ faceva la corte alla
moglie di D’Amato.
Accomando ha dato vita ad un giallo di grande effetto degno
del maestro conterraneo, Andrea Camilleri. Sviscera tutti gli
elementi che delineano una societa’ composta da parassiti piu’ o
meno debosciati, le vite fasulle di personaggi dell’alta
borghesia siciliana, perfettamente rapportabili alla borghesia
nazionale tutta, che si nascondono dietro maschere di cera,
pronte a sgretolarsi. Il colpo di scena finale fara’ del romanzo
(o metaromanzo) un’opera teatrale di pirandelliana memoria in
cui l’autore scompone la struttura drammatica e sopprime la
barriera artificiosa tra finzione e realta’, ponendosi egli
stesso parte integrante di tale opera.
“Nel Romanzo” e’ sicuramente un giallo ben riuscito, con un
ritmo serrato e una scrittura descrittiva carica di particolari
e’ capace a tenere il lettore incollato dalla prima all’ultima
pagina del libro.