Led Zeppelin III

d1Ideata con la copertina apribile ed una confezione del tutto inedita ed innovativa per il periodo, progettata da Zacron, figura di spicco del panorama artistico degli anni ’60 a londra, che Jimmy Page aveva incontrato nel 1963 mentre Zacron era studente del Kingstone Collage of art e lui il chitarrista degli Yardbirds.

Era il 1970 e Page chiese a Zacron di progettare la copertina dell’album. Zacron raccolse una serie di immagini surreali su sfondo bianco, apparentemente casuali, alcune legate tematicamente come il volo aereo ( vedi Led Zeppelin I ), dietro la copertina un disco girevole in carta plastificata ricoperto da altre immagini, incluse le foto dei membri della band, il disco ruotava ed attraverso dei fori nella copertina le immagini sottostanti venivano fatte scorrere cambiando l’insieme del quadro principale.

In Francia il disco fu pubblicato con la copertina riportante i 4 membri della band, o lo strano caso dell’Italia dove l’album (viste le tante richieste da parte del pubblico) venne anticipato da una copertina provvisoria riportante la scritta “copertina provvisoria” e i volti dei 4,e che successivamente all’arrivo dell’originale poteva essere cambiata.

Per Zacron il concetto era di creare un ambiente surrealista dove cambiare le idee relative a scala e materia, il formato quadrato della copertina diventava un teatro visivo in cui le immagini appaiono circolari avendo una propria energia, lo stesso affermò “ la copertina non è un imballaggio del disco ma uno spazio di comunicazione visiva, la possibilità di mettere insieme visual art e suono in un ambito comune”.Nel 1974 la cover si è classificata tra le prime 4 copertine al mondo.

d2Questa cover non potrebbe essere replicata né su una cassetta nè su una usuale copertina di cd, anche se qualche edizione Giapponese è riuscita nell’intento, cartonando l’involucro.

Tra i migliori album rock mai prodotti, Led Zeppelin III contiene songs indimenticabili ed importanti dello stesso gruppo ma fu anche tra i più controversi per la pubblicazione sulle copie originali, in fase di masterizzazione, delle frasi “Do what thou wilt So mote it be”( in antico inglese, traducibile con “Fai ciò che vuoi così potrai essere“ ) frasi estrapolate da rituali magici di Alister Crowley di cui Page era grande ammiratore fino a possedere una serie di scritti originali dello stesso ed ad acquistare una delle sue residenze in riva al lago di Loch Ness.

A cura di Antonio Elia

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