LE OSSA CONDIZIONANO LA FERTILITà NELL’UOMO

4528_pnw_big_ossaSecondo gli studi condotti dai ricercatori della Columbia university medical center, le ossa condizionano la fertilità maschile. Estrogeni e testosterone , prodotti nelle ovaie e nei testicoli,aiutano a regolare lo sviluppo delle ossa. Quando le donne vanno in menopausa, infatti, i livelli di estrogeni diminuiscono insieme con la massa ossea, mettendole a rischio di osteoporosi.

Con l’avanzare dell’età anche i livelli di testosterone degli uomini diminuiscono.

Questi ultimi perdono massa ossea, ma più lentamente della donna.

Gli studi condotti da Gerald Karsenty, capo del Dipartimento di genetica e sviluppo alla Columbia university, hanno scoperto che la chiave di tutto è un ormone chiamato osteocalcina e prodotto dagli osteoblasti, le cellule responsabili della formazione ossea.

Negli esperimenti condotti, si è osservato che nei maschi, il cui scheletro non secerne osteocalcina, il tasso di riproduzione era più basso. Successivi esperimenti hanno dimostrato che l’osteocalcina aumenta la produzione di testosterone.

_fertilità-300x177La somministrazione di osteocalcina – dice la dottoressa Angela Vita, responsabile dell’Unità dipartimentale di Andrologia presso l’Ospedale San Carlo di Potenza e membro della Società italiana di andrologia – fa aumentare il testosterone perché a livello delle cellule testicolari ci sono i recettori dell’osteocalcina che stimolano proprio la sintesi del testosterone”.

In particolare, nell’uomo, agisce sulla maturazione degli spermatozoi, influenza qualità e quantità dello sperma prodotto, regola l’erezione e influisce sull’eccitazione sessuale.

“Resta da verificare se questo meccanismo sia valido anche per gli uomini visto che gli esperimenti sono stati condotti soltanto sui topi” aggiunge la dottoressa Vita. Infatti, ora i ricercatori vogliono capire se il meccanismo dell’osteoalcina sia davvero strategico ai fini della fertilità maschile. Il dubbio da sciogliere è se l’osteoalcina sia determinante o meno in problemi come una bassa conta di spermatozoi e scarsi livelli di testosterone. Il prossimo passo è quello di studiare gli uomini con problemi di fertilità e misurare i loro livelli di osteoalcina e verificare le possibili interazioni con la loro capacità riproduttiva.

“Si tratta di una scoperta importante – dice l’androloga – perché finora si era scoperta la relazione di quest’ormone rispetto al glucosio, al diabete e all’obesità, ma nessuno aveva mai indagato la relazione tra osteocalcina e fertilità. Una volta appurato il meccanismo sarà possibile fare grandi passi avanti nel campo della diagnosi e forse anche del trattamento dell’infertilità maschile”.  Tuttavia, gli stessi ricercatori autori dello studio ritengono che sia ancora presto per dire se questa scoperta aprirà la strada a nuove cure contro l’infertilità anche perché, pur essendoci delle similitudini tra gli ormoni di uomini e topi, è necessario verificare che la relazione tra ossa e fertilità valga anche per la nostra specie.

A cura di Valeria Sorrentino.