L’INFORMAZIONE SI FA SALUTE PUBBLICA SPINA CALCANEARE

La spina calcaneare è una delle più frequenti cause di dolore plantare nell’adulto.

FOCUS 3Parleremo di quest’argomento con il dott. Luciano Cremona di Napoli, specialista in ortopedia e nostro riferimento di fiducia, per fornire elementi di conoscenza relativi a patologie importanti che colpiscono in larga misura la società.

D.  Dottore ci spieghi cortesemente, che cos’è la Spina calcaneare?

R. La Spina o Sperone calcaneare è una esostosi, vale a dire una neoformazione benigna di osso che si localizza sulla superfice inferiore del tallone.
E’ più spesso localizzata a livello mediale piuttosto che laterale.
La spina calcaneare solitamente si sviluppa lentamente richiedendo anche una decina di anni. E’ una delle più frequenti cause di dolore plantare ma non sempre provoca problemi; infatti il 20% dei portatori di spina calcaneare convive asintomaticamente con essa. Nel caso dello sportivo tale convivenza asintomatica è più difficile perché la spina fa aumentare le probabilità che si infiammi la fascia plantare che si inserisce sul tallone con la comparsa di sintomatologia dolorosa..

D. Quali sono le cause?

R. La spina calcaneare è causata dall’infiammazione dell’inserzione della fascia plantare sul tallone (entesopatia) con conseguente deposito di sali di calcio.
 A lungo termine questo accumulo di sali di ossidato di calcio a livello del tallone porta alla formazione della Spina calcaneare.

Le cause più frequenti sono posture scorrette, responsabili dell’alterazione dell’appoggio del piede, che, a lungo andare, scatena l’accoppiata “esplosiva” infiammazione e sporgenza. Tra le abitudini di vita sbagliate ricordiamo il FOCUS 2sovrappeso e l’utilizzo frequente di calzature troppo strette, con i tacchi troppo alti o troppo bassi: sia i chili di troppo sia le scarpe sbagliate sono colpevoli di costringere il piede e il tallone ad assumere posizione scorrette. Ancora cause della flogosi della fascia plantare possono essere malattie reumatologiche: artrite reumatoide, gotta, ecc

Lo sport può essere responsabile in soggetti predisposti. Infatti, alcune discipline sportive ed alcuni allenamenti rischiano di compromettere la funzionalità del tallone, complici gli sforzi eccessivi e le sollecitazioni ripetute. Ciò accade soprattutto in sport che prevedono scatti e salti, come il basket o la corsa, ma anche il calcio.

D. Come si può capire che si è affetti da Spina calcaneare?

R. Fortemente indicativo di spina calcaneare è la comparsa di un dolore acuto ad insorgenza subdola talora in coincidenza di una prolungata stazione eretta o dell’uso di calzature particolari che viene avvertito sotto al tallone in particolare la mattina appena si inizia a poggiare il piede in terra e che migliora durante la giornata è.
Il dolore è presente solo sotto carico e scompare a riposo.
Il paziente deambula con zoppia tentando di evitare l’appoggio sulla porzione interna del tallone.
Non vi sono altri segni clinici come tumefazione e arrossamento cutaneo.

Solitamente la talalgia è persiste e si aggrava con il tempo, giungendo raramente a remissione spontanea e comunque mai prima di sette-otto mesi dalla comparsa della sintomi.

D. Come si fa diagnosi di spina calcaneare?

R. Si riconosce all’esame clinico perché basta una pressione al centro del tallone per evocare un dolore molto vivo, pungente.

FOCUS 1L’esame strumentale più importante è quello radiografico in quanto mostra uno sperone lungo alcuni millimetri che parte dal centro del tallone con la punta orientata in avanti verso le dita.

Possono essere utili esame ecorafico e risonanaza magnetica che ci consentono una esplorazione delle parti molli circostanti.

D. Come si può prevenire la spina calcaneare?

R. Innanzi tutto gli sportivi debbono indossare scarpe adatte all’attività svolta ma comunque in genere bisogna indossare scarpe comode ed in grado di assorbire gli urti evitando un microtraumatismo al tallone. E’ importante inoltre il controllo del peso corretto per evitare carichi eccessivi sul tallone. Ancora importante è il controllo della postura per evitare un eccessivo sovraccarico su una parte del piede.

D. Come si cura la spina calcaneare? R. Il trattamento mira a tenere sotto controllo la sintomatologia dolorosa e  può essere conservativo o chirurgico. Il trattamento conservativo prevede il riposo, l’astensione dall’attività sportiva, terapia antinfiammatoria per via sistemica, l’uso di plantari con scarico del retropiede per ridurre il peso nella zona dolente, tecarterapia e ultrasuoni in acqua. Talvolta è indicato l’utilizzo delle onde d’urto meglio se ecoguidate. Il paziente affetto da tale patologia, e’ invitato, qualora ne avesse bisogno, a dimagrire. La terapia infiltrativa con cortisonici, deve essere limitata a casi sporadici e quando è fallito il trattamento conservativo; le infiltrazioni di cortisone, dopo un periodo di benessere, possono addirittura peggiorare la sintomatologia algica, in quanto predispongono ad ulteriori microcalcificazioni (precipitazione del cortisone). La terapia chirurgica, è limitata ad una piccola percentuale di pazienti i cui sintomi sono ribelli al trattamento conservativo e consiste nella rimozione della spina.                           Ringraziamo il dottore Luciano Cremona ancora una volta, per la sua disponibilità  per temi che interessano la salute pubblica.                          Sperando di aver reso, con questa intervista, un servizio utile, vi  rimandiamo al prossimo augurando a tutti una Buona Salute.

a cura di Brunella Postiglione