IL FIGLIO PREDILETTO

Cara Rossella,

Il figlio prediletto esiste e non sono io! Da piccola non ci facevo caso ma ora, divenuta adulta, ne soffro molto…Non LETTERA 1dico che i miei non nutrano affetto nei miei riguardi ma, specie mia madre, travede per mia sorella, forse perché a lei molto simile sia fisicamente che nel carattere. “Tu non hai preso da me , come lei” ripete spesso, non riuscendo a comprendere quanto mi addolori, specialmente perché mia sorella viene sempre agevolata in tutto, coccolata e difesa, malgrado abbia poco rispetto per i genitori e risponda sempre con una vena polemica. Insomma viene sempre compresa mentre io giudicata e condannata per qualsiasi scelta o decisione. Ultimamente ho perso le staffe ed in momento di rabbia sono esplosa dicendo che lei é la preferita e quindi anche sbagliando può sempre fare ciò che vuole perché viene reputato giusto! Mi ē stata contestata questa affermazione dicendo che sono una folle, una esaltata, che non sono mai esistite preferenze perché un genitore ama tutti i figli in modo eguale. E quindi come sempre ho torto io!

Diana

Cara Diana,

essendo unica figlia ed avendo una sola figlia non ho vissuto né vivo questo problema ma posso dirti che,anche se l’affetto dovrebbe essere equanime per tutti i figli, minime preferenze esistono, forse per assonanze caratteriali, atteggiamenti che accomunano, tratti somatici in cui ci si riconosce. Conosco famiglie in cui le attenzioni ed i riguardi vengono riservati ad un solo figlio, anche se all’altro o agli altri si vuole ugualmente bene, e questo forse accade perché si predilige inconsciamente quello col quale si hanno più affinità, che viene così assecondato,difeso, agevolato. A volte anche perché ha soddisfatto le ambizioni genitoriali senza opporre resistenza. Non ricordo quale scienziato asseriva che il favorire questo o quel figlio subentra nei genitori quando, nello scoprire alcuni tratti comuni, emerge una sorta di narcisismo genetico a sfavore degli altri che poi si rivelano inadatti e poco stimati proprio perché consci di questa selezione. Ma il figlio prediletto non è sempre quello reputato “migliore” perché perfetto, intelligente,forte o somigliante ma anche scelto perché più debole e fragile,sfortunato, svantaggiato, quindi il “favorito” diviene quello “sfavorito” dalla buona sorte. Comunque sappi che anche essere il preferito, il prescelto crea scompensi : molti problemi  e condizionamenti attendono quello considerato “speciale”! Quindi essere “prediletto” non sempre ē un bene proprio perché dovrà sempre essere in grado di compensare le aspettative, sostenendo un ruolo gravoso e di grande responsabilità.

Ti confesso una cosa : per me, figlia unica, ē stato sempre un problema non avere una sorella o un fratello perché non essendoci alternative mi sono ritrovata a dover subire ansie, divieti, richieste, desideri,aspettative dei miei genitori. Questo ti fa comprendere quanto sia determinante avere genitori equilibrati ed imparziali ed anche quanto sia difficile il ruolo di genitore.

Rossella Argo

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