GUERRA IN LIBIA: L’ONU CHIEDE DI CESSARE IL FUOCO NELLA CITTÀ DI MISURATA

libia-news-lega-araba-no-fly-zone-300x227Arrivano dai ribelli libici le prime accuse verso l’Alleanza Atlantica, rea a loro avviso di aver allentato la presa sull’esercito di Gheddafi, mettendo così a serio pericolo la sicurezza della città di Misurata. La Nato, dal canto suo, ha smentito categoricamente le voci su una diminuzione delle operazioni in corso in Libia.

L’esercito di Gheddafi ha variato la sua tattica negli ultimi giorni, iniziando ad agire con i mezzi leggeri, più difficilmente individuabili dagli aerei degli alleati, a discapito dei mezzi pesanti usati fino ad ora. Questo ha però portato ad uno spostamento degli scontri nei centri urbani, mettendo a repentaglio anche la vita dei civili.

Abdelfatah Yunes, il capo dei ribelli a Gheddafi, ha dichiarato: “La Nato ci ha deluso, la sua reazione è molto lenta. Misurata è soggetta a sterminio e la Nato lascia la gente morire”.

CLibia-misurata-bregaarmen Romero, attuale portavoce dell’Alleanza, rispondendo ai ribelli ha invece confermato che “Il ritmo delle operazioni non è cambiato, è sempre allo stesso livello, se non in lieve ma costante estensione”. I caccia alleati effettuano centocinquanta partenze giornaliere per garantire la No-Fly Zone sulla Libia. Ma i ribelli vogliono di più, vogliono addestramento ed armi per combattere in condizioni di parità con l’esercito di Gheddafi.

Ciononostante, il numero dei morti civili dall’inizio del conflitto è in continuo aumento e dalla popolazione si percepisce un forte senso di scoraggiamento, soprattutto dopo che le forze fedeli al leader Gheddafi hanno nelle ultime ore messo sotto assedio la città di Misurata.

Il sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, Valerie Amos, ha evidenziato la drammatica situazione soprattutto in quest’ultima città ed ha chiesto il cessate il fuoco per poter proteggere i civili ed agevolare l’arrivo delle scorte di cibo, nonché dei medicinali per i numerosissimi feriti.

Anche se si parla della presenza di agenti della CIA nel paese, Washington non vuole il ruolo di regista in questa faccenda. Barack Obama vuole tornare alla carica contro le truppe di Gheddafi. ma non impantanarsi in un campo militare difficile e pericoloso.

Questa mattina il Segretario di Stato Hillary Clinton ha nuovamente chiesto che Gheddafi lasci il suo incarico: “Penso che il signor Gheddafi sappia cosa fare. Occorre un cessate il fuoco, le truppe devono ritirarsi dalle città che hanno preso con la forza, con grande violenza e altissimi costi umani. Gheddafi deve lasciare il potere e il paese”.

Mario Sabljakovic