Mezzo Secolo

luisa 4Con un anno di più

ho aperto i miei occhi.

Li ho dovuti spalancare

per non dover morire

tra i sogni assurdi

che avevo saputo creare.

E quel che ho voluto,

quel che vorrei,

adesso lo cerco con passi più lenti,

con gesti un po’ stanchi.

Con una anno di più,

ho compreso una vita,

un po’ goffa,

un po’ piatta,

la mia.

(Luisa de Franchis)

Trilussa

luisa 3

Carlo Alberto Palustri fu uno tra i tre poeti italiani che scrisse prevalentemente in dialetto

Romanesco. Nacque a Roma nel 1871 da una umile famiglia. All’età di soli tre anni restò

Orfano di padre ed a soli sedici anni esordì scrivendo poesie sul Rugantino, Il Messaggero,

Il Don Chisciotte, Il Resto del Carlino

Caratterialmente era mite e garbato e nelle sue poesie spesso utilizzò la satira. Tra i suoi volumi

degni di menzione ritroviamo Le Stelle di Roma, Quaranta sonetti, Favole Romanesche, Lupi

Ed Agnelli, Le Cose, La Gente, La vispa Teresa.

Viaggiò sia in Italia che all’Estero portando nel mondo la sua poesia che lo rese un importante

personaggio pubblico. Non aderì al partito fascista ma non ebbe mai contrasti con il regime pur

facendo su di esso satira. La Mondatori pubblicò molte sue opere. Ricevette dal Presidente della

Repubblica Einaudi il conferimento della carica a Senatore a vita, ma venti giorni dopo a causa di

una malattia morì. La sua poesia descrisse  anche il mondo Giolittiano e del dopoguerra fascista.

Attraverso le favole egli dava sempre una sua morale sugli eventi della vita.

Alfredo Casella musicò alcune di queste favole romanesche.

Papa Albino Lucani ebbe grande considerazione di Trilussa che seppe mescolare la poesia con la

fede.

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(Luisa de Franchis)