Estetica Benessere Bellezza

esteticaQuanta confusione…… Estetica, medicina estetica, bellezza, benessere, ma cosa significa essere una esperta della bellezza e del benessere. Per saperne di più abbiamo posto alcuni quesiti ad una esperta del settore che opera a Scafati in provincia di Salerno, si chiama Imma Vivolo e il suo regno “Centro Dharma”. “Il termine “estetica” nasce a metà del 1700 come titolo del libro di un filosofo tedesco, dedicato alla Scienza del bello e della arti liberali, e deriva dal greco “aisthesis”, sensazione, e “aisthanomai” ovvero percezione attraverso i sensi.
Ma lo studio e la definizione del bello – continua Imma – sono stati oggetto delle riflessioni e delle ricerche dell’uomo fin dall’antichità, come testimoniano i trattati di Aristotele, Platone e dei tanti altri famosi filosofi che hanno affrontato l’argomento nei secoli successivi da Kant ad Hegel. Naturalmente il concetto di estetica ed i relativi canoni del bello sono andati modificandosi nel tempo, ma l’attenzione e l’interesse dell’uomo per questa materia sono rimasti immutati. Oggi il termine estetica è stato in parte svuotato del suo profondo significato filosofico, e questa è una perdita da recuperare, passando ad identificare le tecniche attraverso cui l’uomo cura il proprio aspetto esteriore per renderlo in linea con i canoni imposti dalla società. E dunque mi sembra di capire che estetica e bellezza siano sinonimi, e il benessere? “Oggi, si gioca troppo sull’apparire” e il concetto di estetica diventa soltanto un bisogno del corpo allontanandosi dalle “sensazioni” che invece sono le uniche in grado di apportare benessere e di conseguenza avvenenza e bellezza.
L’Estetica rappresenta un ampissimo gruppo di discipline anche molto diverse tra loro, alle più tradizionali e naturali cure di bellezza, si sono aggiunte, grazie ai progressi di scienza e medicina, una serie di tecniche sempre più innovative, alcune delle quali anche piuttosto invasive come gli interventi di chirurgia estetica, grazie alle quali si possono raggiungere risultati un tempo ritenuti impossibili, per rispondere sempre meglio al moderno canone del bello. Nonostante ciò, molto spesso l’estetista viene considerata come un’esperta priva di professionalità, a causa di diversi fattori, la mancanza di una legislazione che faccia luce sui fattori in gioco e le tecnologie con la corretta identificazione della figure professionali chiamate in causa. La mancanza di una scuola in grado di imprimere il vero senso della professionalità ma soprattutto dell’appartenenza ad una categoria professionale, la mancanza di un albo che detti procedure ed effettui controlli. Essere operatrice dell’estetica significa affrontare ogni giorno argomenti e discipline nuove, significa essere continuamente alla ricerca di formazione e di corretta formazione ce n’è veramente poca. Io amo considerarmi una autodidatta, con una grande sete di conoscenza e di applicazioni pratiche, un po’ anche ideatrice di nuovi processi e nuove tecniche, UNA ESTETISTA ALCHEMICA. Oltre ai metodi, però, c’è un aspetto che non posso non considerare prima di tutto, la persona è fatta di anima e corpo. L’estetista è colei che dal manifestarsi di un disagio estetico fa riaffiorare tormenti soppressi nell’anima affinché questi possano svanire alla luce del sole. Una cliente che presenta una smagliatura, una ipercheratosi, una ruga profonda o sottile presenta il suo vissuto scritto sul suo corpo, e il corpo non può mentire né ha bisogno di parole. Soltanto attraverso il ritorno alle origini dei sensi e delle sensazioni, come insegna la medicina cinese, si può appagare quello che oggi tutti rincorrono: IL BENESSERE.

a cura di Maria Pinto