ESSERE DONNA: 8 MARZO PER SIGNIFICARE

L’ 8 marzo nel secondo dopoguerra e’ stato ricordato come il giorno in cui morirono centinaia di operaie in un rogo di un’ inesistente fabbrica di camicie Cotton o Cottons avvenuto nel 1908 a caca 2NewYork, confondendo con la reale tragedia verificatasi in quella città’ il 25 marzo 1911, l’incendio nella Fabbrica Triangle nella quale morirono 146 lavoratori ( 123 donne e 23 uomini ) in gran parte giovani immigrate di origini italiane ed ebraica. La giornata internazionale della donna (comunemente definita festa della donna) sulla questione femminile fu affrontata nel VII Congresso della II Internazionale socialista a Stoccarda nel 1907, che voto’ una risoluzione nella quale i partiti socialisti si impegnavano a lottare per l’introduzione del suffragio universale delle donne. In ricordo di quell’avvio ad un processo di uguaglianza, la commemorazione ricorre ogni anno per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Molte le donne che hanno inciso con il loro agire nella storia, dominato la scena politica, difeso fortissimi ideali, combattuto per grandi principi, per l’uguaglianza. Inventrici, scienziate, scrittrici, attrici, poetesse, artiste tutte hanno caca 3lasciato un segno nella cultura, toccando gli animi, imprimendo emozioni influenzando i costumi. Di nomi illustri ce ne sono tanti e tante hanno donato speranza, conquistato vette per difendere la vita quella che a prescindere dal genere maschio o femmina va difesa, rispettata, custodita. Oggi rispetto a ieri sembra che la parita’ sia arrivata e che non si releghi più’ la donna a ruoli limitati alla procreazione alla cura della prole e della famiglia, le donne con le loro battaglie hanno ottenuto cambiamenti nel campo del diritto, del voto, all’ ivg, al divorzio. Nonostante i traguardi spesso la donna continua ad essere abbandonata, tradita, delusa, ferita, sottomessa oltraggiata , schiavizzata non solo materialmente come accade ancora nelle altre culture ma intimamente, frutto di un retaggio culturale atavico che impedisce l’uomo di amarla, comprenderla, accettarla e rispettarla nella sua unicita’. Le donne sono forti coraggiose, generose, lungimiranti, intraprendenti, solidali e combatteranno  ancora e sempre contro il maschilismo subdolo, l’indifferenza e l’ignoranza in nome di un solo principio la vita che sanno difendere e donare.

A cura di  Natascia Caccavale