Donna e fuoco

luisa 3Due ceppi in un camino

posti l’uno sull’altro

fanno l’amore.

Fiamme sono le parole

che con il loro schioppettio

alte e forti danno calore

e salgono sempre più su.

Ed il fuoco brucia tutti i pensieri

e ne fa solo cenere

(Luisa de Franchis)

Maria Panetti Petrarca

Scrittrice e Poetessa nacque a Genova il 23 gennaio del 1914 ebbe dieci figli e ne fu madre esemplare.
luisa 1Amò lo studio e la ricerca e fu grande pedagogista. Conseguì la Laurea in Lingue e Letteratura Inglese e la Laurea in Pedagogia e Psicologia. Mise a disposizione le sue conoscenze ed insegnò Storia presso L’Università Federico II. Durante il Concorso “Bella Flegrea” fu scopritrice dell’Attrice Sofia Loren a cui insegnò dizione, mimica ed inglese e dedicò un suo romanzo “Maria puteolana”. Fu anche scopritrice dell’attore e cantante Gennaro Cannavacciuolo.
Compose numerose canzoni anche in dialetto napoletano e molte di esse furono cantate in un Festival da lei promosso.
Si preoccupò di istruire gli analfabeti e di promuovere iniziative per i meno abbienti mettendo anche a disposizione la sua abitazione per incontri politi e culturali soprattutto a vantaggio dei giovani.
Scrisse per la sua amata Pozzuoli pagine di Storia e di vita che lasciano una traccia indelebile.
Si occupò di politica e fu eletta Consigliere Comunale e si candidò alla Camera dei deputati.
Svolse svariate attività nel Sociale con generosità ed altruismo senza scopo di lucro.
Asserì che le donne erano sempre state consapevoli del loro valore e delle loro capacità di spaziare in vari campi, perché oltre ad essere attive nella sfera familiare e domestica riuscivano anche nel lavoro nei campi e nelle fabbriche. Queste capacità venivano nascoste e solo esternate in diari autobiografici.
Ci sono donne invece come Maria Panetti Petrarca che hanno avuto il coraggio di affermarsi e di far frutto delle proprie esperienze donandole agli altri.
Grazie alle sue capacità sartoriali potè confezionare personalmente i costumi per gli attori delle sue opere teatrali.
Questo filone culturale sfociato nella creazione di una sua Associazione Culturale “Cumanum” l’accompagnò fino alla sua morte.
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A cura di Luisa de Franchis