Dante rimpiazzato da De Andrè

Dante-AlighieriEd è proprio questa la notizia che desta scalpore nella cultura italiana, in seguito ad esplicite richieste , molte scuole primarie titolate a “Dante Alighieri” cambieranno volto, quindi “De Andrè”. E così il figlio di Alighiero sembra proprio essere stato rimpiazzato, ma in realtà si tratta di un vero e proprio omaggio che il sindaco Merola vuole rivolgere ai rappresentanti della cultura contemporanea. Dunque, la prima corona fiorentina non ne uscirebbe affatto debilitata, ma piuttosto affiancata da un fenomeno attuale di grande esposizione sociale e letteraria. Per quei giovani che spesso insistono sulla grandezza semantica e musicale del genio deandreniano , sembra proprio essere giunta una buona notizia per la quale , si risponde, che in effetti nel momento in cui un operato artistico di tal spessore assume per i contenuti (si intende) una connotazione letteraria, allora si può affermare con forza che anche quella diviene tendenzialmente letteratura. D’altronde a Bologna, dove imperversa il fenomeno, si diffondono le polemiche, ma ripetiamo, non si intende affatto lasciare il Sommo nell’oblìo, bensì riconoscere l’esistenza di un importante “pezzo” culturale dei nostri tempi, che meriterebbe, nel caso specifico a discrezione degli interessati, maggiore attenzione. Già in passato un’iniziativa analoga sembrò smuovere l’opinione pubblica e si decise , quasi in linea definitiva, che “Dante è Dante” e che non fosse opportuno rendere omaggio a De Andrè, adottando un fine sostitutivo. A quanto pare è sfida aperta tra i due !

Francesca Morgante