Cordova

c1Città natale di famosi filosofi e artisti quali Seneca, il musulmano Averroè, l’ebreo Mosè Maimonide, il poeta latino Lucano, Cordova è una città che raccoglie in sé molte culture diverse: romana, giudea, musumana, che le dona un’architettura e un’eredità culturale difficili da superare, tanto che nel 1994 l’UNESCO ha incluso il centro storico di Cordova nel Patrimonio dell’Umanità.

Cordova ha conservato quest’ impronta architettonica multiculturale soprattutto nella disposizione delle vie e delle piazze. Infatti, passeggiando nelle strette e tortuose viuzze della città vecchia, si possono osservare, all’interno delle case, splendidi patii e ombrosi cortili giardino, chiusi da bellissimi cancelli in ferro.

c2La multiculturalità si caratterizza anche nella gastronomia di Cordova, la quale ha la capacita di combinare prodotti di terra come le carni con il freschissimo pesce. I segni dell’influenza araba si trovano soprattutto nell’uso delle spezie, come l’origano e la menta con piatti essenzialmente di riso, spinaci, arancia amara e verdure e eccezionali fritti di zucchine, melanzane e carciofi.

Tra le ricette tipiche di Cordova ricordiamo lo stufato di coda di bue, l’agnello in caldereta, i tradizionali involtini, l’agnello al miele e tutti i prodotti della salumeria come i prosciutti di maiale iberico della Valle de los Pedroches, il salame di Pozo Blancoed, i sanguinacci di Fuente Ovejunae c3Hinojosa. Il gazpacho dell’Andalusia, si affianca al salmorejo, un gazpacho speciale, a cui possono aggiungersi altri ingredienti come prosciutto, coniglio e uova fritte.

Oggi Cordova mantiene il fascino antico nonostante sia tuttavia una città moderna, con centri congressuali, palazzi moderni, strade larghe e nuove. Ma basta entrare nel centro storico, visitare la Mezquita o girare per le strade acciottolate della Juderia, per ritrovare tutta l’atmosfera della Cordova musulmana e lo spirito più vero dell’Andalusia di un tempo.

La Mezquita di Cordova è l’espressione unica dell’architettura islamica in occidente. La straordinarietà deriva dal fatto che alla bellissima costruzione musulmana si sono aggiunti stili rinascimentali, gotici e barocchi. Al suo interno una spettacolare infinità di colonne, circa 850, di marmo e granito formano una serie di archi di pietra bianca e rossa. Elemento di grande rilievo all’interno della moschea sono la qibla, il muro orientato verso la Mecca e il mihrab, la nicchia che custodisce il Corano. Il minareto dell’antica Mezquita si conserva all’interno dell’attuale torre dalla quale si può ammirare un bellissimo panorama.

A circa 8 Km da Cordova, si trovano i resti della Medina Azahara, uno dei più importanti esempi di architettura ispano-musulmana, risalente al X secolo. Intatta rimane la percezione della grandezza delle residenze degli antichi principi musulmani. Per la sua costruzione si impiegarono più di 4.300 colonne e la sua struttura era composta da terrazze, saloni, stanze e bagni annessi, giardini ed un padiglione. Fu distrutta dai Berberi nel 1013 nella guerra che segnò la fine del califfato di Cordova.

c4Tre sono i livelli della sua struttura: uno superiore che ospitava il palazzo del califfo e dei nobili, il cosiddetto Alcazar, uno intermedio con i giardini, il salone per i ricevimenti (con pareti e archi ricoperti di pietre scolpite con motivi floreali), gli uffici di rappresentanza e un terrazzamento occupato dalla moschea.

Di notevole importanza architettonica è la rete di canali di irrigazione con acquedotti e gallerie sotterranee. Ancora, la Juderia è uno dei più importanti quartieri ebraici d’Europa essendo stato luogo di rifugio degli ebrei dopo le persecuzioni del XII secolo divenendo in breve tempo grande centro culturale e spirituale. Immutato è lo splendore di questo antico quartiere con le sue strette strade, le piccole caratteristiche piazze, i bianchi palazzi abbelliti balconi colorati.

La Sinagoga di Cordoba rimane una delle più belle sinagoghe della Spagna, oltre ad essere l’unica di tutta l’Andalusia, situata nelle vicinanze della Puerta de Almodóvar, l’ingresso al quartiere arabo e risale al XIV secolo. Presenta bellissimi decori in stile mudejar, stucchi floreali e diverse scritte in ebraico.

Roberta Morano