Compostaggio e passeggiate al Premio Napoli

IMG_0334Il Premio Napoli 2011 ha già all’attivo diverse passeggiate con i lettori che sono pronti a scoprire le via di collegamento della città. Insieme a scrittori, artisti, fotografi e persone comuni si riuniscono alla scoperta di luoghi, spesso sconosciuti ai napoletani, che connettono punti strategici della città come i raccordi tra via Foria e l’Osservatorio astronomico del Parco di Capodimonte. “Napoli andrebbe girata solo a piedi, perché esistono collegamenti naturali continui tra l’altro e il basso della città” – dice il presidente della Fondazione Silvio Perrella.
Le passeggiate sono organizzate in collaborazione con Legambiente, e il Turismo sostenibile è la parola d’ordine per un premio letterario nato nel secondo dopoguerra allo scopo di rivalutare la città. Fin da subito, il Premio fu un apprezzato, attirando in questi cinquant’anni di vita, l’avvicendarsi di scrittori del calibro di Domenico Rea, Mario Pomilio, Giuseppe Marotta, Michele Prisco, Raffaele La Capria, Eduardo De Filippo tra i premiati. La Fondazione Premio Napoli con sede a Palazzo Reale in Piazza del Plebiscito, sotto la guida di Ernesto Pontieri, oltre al premio letterario promuove creatività artistico-culturale allo scopo di essere la casa dei lettori attraverso iniziative poliedriche. Infatti molti dei 1600 lettori-giurati che con il loro voto determinano il Libro dell’Anno, ripuliscono le strade, le piazze e i
monumenti della città e fanno pratica di compostaggio insieme ai ragazzi di CleaNap. I libri di quest’anno Ruggero Cappuccio, Fuoco su Napoli (Feltrinelli) Nadia Fusini, Di vita si muore (Mondadori) e Helena Janeczek, Le rondini di Montecassino (Guanda) per la letteratura Italiana; Paul Auster, Sunset park (Einaudi), Didi-Huberman Georges, Come le lucciole (Bollati Boringhieri)e Joe Sacco, Gaza 1956 (Mondadori) per quella straniera.

Anita Laudando