CHE PECCATO! GLI AZZURRI FRENANO, SOLO UN PARI A FIRENZE

Cavani fa 100 in A, De Sanctis invece la papera della carriera. Gli azzurri si accontentano di 1 punto.

All’Artemio Franchi di Firenze, Napoli e Fiorentina non vanno oltre il pari. Entrambe entrano in campo agguerrite NAPOLI5edin cerca di punti: il Napoli per mantenere il secondo posto e rimanere alle costole della Juventus, la Fiorentina per riscattarsi dopo le ultime sconfitte in campionato e la bruciante eliminazione dalla Coppa Italia.

Alla fine però il pareggio sembra accontentare sia l’una che l’altra squadra, dopo 90 minuti di vera battaglia in cui non manca una buona dose di falli ed entrate al limite del regolamento. L’arbitro Bergonzi ha il suo bel da fare quest’oggi e solo nella prima mezz’ora estrae ben 6 cartellini gialli, metro di giudizio che però si dimentica di applicare nel secondo tempo per Aquilani che in 5 minuti falcia prima Campagnaro e poi Inler senza essere sanzionato. Avesse segnato il match ball all’ultimo secondo, non sarebbe stato errore da poco.

NAPOLI6 Fino al 33′ in campo regna l’equilibrio, finchè De Sanctis non decide di regalare l’1-0 alla Fiorentina. Lascia tutti impietriti l’incredibile errore di valutazione su un’innocua palla di Roncaglia, crossata addirittura da centrocampo. Il pirata Morgan deve aver bevuto tutte le scorte di Rum prima di uscire alla cieca al limite dell’aria. Impietosamente si vede scavalcare dalla traiettoria del pallone che rimbalza lentamente in porta. Errori così si commettono una o due volte in un’onorata carriera, ma purtroppo questo è quel maledetto giorno.

Sembra il preludio di una giornataccia da dimenticare per il Napoli, ma ci pensa subito un certo Edinson Cavani a rimettere in piedi la partita, prima che la Fiorentina prenda ulteriore coraggio. Su punizione magistrale battuta da Hamsik, il Matador incorna il pallone di testa e buca le mani a Neto che riesce a deviare, ma solo nella propria porta. Al 42’ è già 1-1.

C’è tempo però per vedere De Sanctis esibirsi in un’altra clamorosa indecisione su un pallone vagante in area. NAPOLI7L’estremo difensore azzurro perde il tempo dell’uscita,ma riesce a mettere una pezza sul tiro ravvicinato di un Toni mai domo.

Nel secondo tempo i ritmi non accennano a diminuire, ma è il Napoli che rientra più convinto dei propri mezzi. Prima Cavani su suggerimento di Campagnaro, e poi Inler dal limite dell’aria impensieriscono Neto che è bravo a neutralizzare gli attacchi azzurri.

C’è bisogna di una scossa così Mazzarri a venti minuti dalla fine mette in campo Insigne per Gamberini, portando 3 attaccanti nell’area viola, e qualcosa di più concreto si vede. L’occasione di Pandev sul cross di Britos è clamorosa, ma il macedone non riesce a schiacciare con forza il pallone e Neto può esibirsi in una parata plastica strappando applausi ai propri tifosi.

Nel finale è la Fiorentina a rendersi pericolosa. Come un buon pugile, dopo tanti colpi incassati senza andare k.o. prova a sferrare l’attacco decisivo e ci va molto vicina con Jovetic e poi con Aquilani che spara alto da ottima posizione. Nulla di fatto, finisce 1-1 ma non c’è rammarico negli occhi dei giocatori. Un pareggio alla fine soddisfa i viola e non dispiace neanche al Napoli che scivola però di nuovo a -5 dalla Juve.

NAPOLI8 Ma, del resto, la trasferta di Firenze era tra quelle segnate in rosso sul calendario e anche Cavani lo conferma:

“Abbiamo preso un punto su un campo difficile e non credo che siano due punti persi. Questo è un campionato lungo e i conti si faranno alla fine. Noi dobbiamo continuare così perchè stiamo facendo bene e alla fine vedremo dove siamo arrivati”.

Poi ovviamente i ringranziamenti alla società Calcio Napoli ed ai Napoletani che gli sono sempre stati vicini e che gli hanno permesso, anche con il loro affetto, di arrivare ad un tragurado così importante come i 100 gol in Serie A.

Con la Fiorentina il primo gol in A con in Palermo, con la Fiorentina anche il primo gol in campionato con la maglia azzurra (sembra ieri) ed ora, sempre qui a Firenze, il gol numero 100.

Un pizzico di rammarico c’è, ma speriamo che questa tappa nella ridente toscana sia di buon auspicio per gli azzurri e per il Matador, come un pellegrinaggio religioso dal quale passare in questo cammino intrecciato di successi e gol, di traguardi personali e di vittorie per un’intera città, prima di raggiungere obiettivi sempre più importanti.

La Juve allunga, ma il Napoli ha la testa sul volante e con un condottiero così non c’è pericolo di sbandare.

A cura di Andrea  Calvello