ALLARME CELLULARE

cellulare-e-cervelloLa IARC, l’Organizzazione Mondiale della Salute sostiene che le radiazioni elettromagnetiche possono essere cancerogene per gli esseri umani. In particolare, l’agenzia dell’ OMS, ha inserito i campi nei quali agiscono le radiazioni elettromagnetiche all’interno di una regione potenzialmente cancerogena per gli individui, in base all’incremento del rischio di contrarre il glioma, un tumore maligno al cervello, associato all’uso di apparecchi wireless. Tale studio ha coinvolto 31 scienziati provenienti da 14 paesi, che hanno considerato tre categorie concernenti l’esposizione ai campi elettromagnetici: esposizione a radar e microonde sul posto di lavoro, esposizione ambientale associata alla trasmissione di segnali radio, televisive e wireless ed infine, l’esposizione associata all’uso di telefoni wireless.

I risultati invitano alla prudenza, seppure è stato citato uno studio sull’uso dei telefoni cellulari rilevato fino al 2004, il quale segnala un aumento del rischio di glioma pari al 40% nella categoria degli utenti assidui (circa 30 minuti al giorno per un periodo di 10 anni).

Il ricercatore Robert Park, del dipartimento di Fisica dell’Università del Maryland, contesta queste affermazioni, sostenendo che il cancro è causato da mutazioni dei filamenti del DNA e che le radiazioni elettromagnetiche non possono causare tale modificazione, a meno che la frequenza non sia pari o superiore all’ultravioletto. Sempre secondo questo ricercatore, la frequenza dei cellulari è circa un milione di volte più bassa.

Jonathan Samet, a capo del gruppo di ricerca, ha invece, spiegato che potrebbe esserci un rischio di tumore legato all’utilizzo del telefono cellulare. Sulla base di tali informazioni, è necessario assumere misure pratiche per ridurre i rischi da esposizione, utilizzando, ad esempio, l’auricolare, in attesa di notizie più certe.

A cura di Valeria Sorrentino