Tel Aviv, Una città attiva 24 ore al giorno

t1Tel Aviv, Israele. Una città attiva 24 ore al giorno, rigogliosa di cultura, divertimento e commercio, con le sue spiagge d’oro, i mercati esotici, la vita notturna famosa in tutto il mondo, e gli esclusivi centri commerciali. Un’autentica metropoli cosmopolita, dove tradizione e modernità si incontrano, tra l’architettura contemporanea e le vie dei tempi antichi. Tel Aviv, la Collina della Primavera, è una metropoli orgogliosa della sua storia e del suo coraggio; giovane e giovanile, ama spasmodicamente divertirsi. “Qui si riesce a dimenticare di vivere in un paese sul filo del rasoio”, scrive la giornalista Manuela Dviri, ed è proprio così, tra le sue spiagge affollate e i numerosi locali che offrono feste e party esclusivi. Da evitare sono le così dette feste Psy-trance, molto amate da alcuni giovani, ma non ben viste nel paese; sono quel che resta di un’abitudine quasi scomparsa. Infatti, quelli che erano stati a lungo nell’esercito andava a t2smaltire lo stress accumulato sulle spiagge di Goa, in india, dove spesso facevano anche uso di sostanze allucinogene. Si chiamavano “Psychedelic trance”, accompagnate ovviamente da musica adeguata. Sono proprio questi tipi di party che si organizzano ancora, anche se di psichedelico ufficialmente c’è solo la musica. Tenere presente che il mare di Tel Aviv è estremamente infido, con correnti forti ed improvvise. Seguire le indicazioni dei bagnini: con bandiera nera e rossa, meglio un tuffo in piscina.

L’architettura di Tel Aviv ha subito l’influenza di numerose correnti, tra cui la Bauhaus, la famosa scuola tedesca, le cui opere sono caratterizzate da forme geometriche pulite e asimmetriche, che si diffuse nella zona intorno agli anni ’30, concentrandosi in quelle che sono le attuali zone di Rothschild Boulevard e Dizengoff Center. La “Città Bianca” si estende da Allenby Street, a sud, verso il fiume Yarkon, a nord, e da Begin Boulevard, verso il mare.

t3Tra i numerosi musei della città, il Diaspora Museum è la ricostruzione della tragedia ebraica, per non dimenticare ciò che è stato; un viaggio nella coscienza di ognuno di noi. La Fontana del Fuoco e dell’Acqua è una bizzarria che ben rappresenta lo spirito della città: in mezzo a Kikar Dizengoff, il centro della città, giorno e notte schizza acqua e, più raramente, lancia fiamme. Da non perdere assolutamente, per uno spettacolo strabiliante.

Grandi spiagge e ottima organizzazione. Quelle del centro città sono le più frequentate dalle famiglie e dai giovanissimi; chi cerca un po’ di tranquillità deve allontanarsi, magari verso Bat Yam, con splendida sabbia bianca. A nord dell’Hilton Hotel, verso il Porto Vecchio, c’è una spiaggia dove si rispettano le norme religiose, per cui martedì, giovedì e domenica possono accedere soltanto le donne. Gli sport acquatici – surf, kite, kayak, windsurf – si praticano alla Aviv Beach. Lo shopping è un must a Shenkein street, considerate la strada più cool, con ristoranti e boutique alla moda; non può mancare un salto da Naama Bezalel, per una moda elegante e rivisitata e un pasto, o un attimo di sosta, in uno degli animatissimi caffè con vista su Nafha Street.

Namal, il vecchio porto, è pieno di bar affacciati sul mare. In Israele, i bar sono luoghi dove si beve e si balla; molto amati sono il Galina e il Lehman Brothers. Per chi poi, dovesse provare una fortissima crisi d’astinenza da caffè italiano, Segafredo a Dizengoff street offre un ottimo espresso con cornetti. Il Café Noir, luminoso, allegro, frequentato da bella gioventù, in pieno centro storico.

Il Manta Ray è un luogo fantastico, per atmosfera, cibo e posizione. Rilassante, proprio sulla spiaggia, offre ottimo pesce e una ricca proposta di meze, gli antipasti. Specialità della casa: l’insalata di calamari e scampi con fichi al forno. Una ricetta piccantissima, a base di uova e pomodori è la Shakshuka e la migliore si mangia dal Dr. Shakshuka, un ristorante che offre cucina tripolitana in un magazzino ottomano.

Un drink al chiaro di luna, al Sakaya, sulla spiaggia di Giaffa, fuori Tel Aviv, proprio dove Perseo liberò Andromeda.

Splendido spettacolo del sole che tramonta dalla terrazza di Benny the Fisherman, senza una lunga storia alle spalle, ma già ritrovo cult della città.

Tel Aviv ha una vivace vita notturna: i dj più famosi si esibiscono da HaOman, gemello di un locale di Gerusalemme, ci tengono alla forma, quindi meglio essere eleganti. Molto frequentati anche l’Apartment, il Dome, il Vox e il Move, piccolo ma sempre pieno di gioventù. Frequentatissimi anche lo Zappa, dove si esbiscono i musicisti internazionali e il Levontin, dove suonano gli artisti israeliani.

A cura di Roberta Morano